Prendo spunto da una recente notizia, secondo la quale, non molto tempo fa, sono stati premiati dall’AVIS di Orbetello, alcuni donatori di sangue gigliesi, alcuni dei quali hanno superato oltre cento donazioni, nel corso di un ventennio ed altri sono a ridosso: un bel traguardo non c’è che dire.

Un traguardo sicuramente importante e di gran soddisfazione.

I donatori di sangue, sono persone che gratuitamente, volontariamente e anonimamente donano il proprio sangue, per venire incontro alla crescente domanda di sangue; donatori pronti e controllati nella tipologia del sangue e nello stato di salute ed al tempo stesso lottano per eliminare la compravendita del sangue, donando sangue a tutti, senza alcuna discriminazione.

In questa circostanza, mi piace citare un gigliese su tutti, ormai considerato “il donatore più anziano” tra i gigliesi donatori di sangue che da oltre ventanni, in silenzio, ha superato le 100 donazioni ed è il signor Italo ARIENTI, al quale va la stima, l’ammirazione, il rispetto - insieme a tutti gli altri che non posso citare per evitare di ometterne qualcuno - riconoscendogli una costante determinazione e una sensibilizzazione straordinaria, basata esclusivamente sul principio della partecipazione sociale e sul volontariato
quale elemento e strumento insostituibile di solidarietà umana.

Oltre a ciò, gli stessi donatori di sangue hanno pensato bene di fare un’altra opera di solidarietà umana, perché con i rimborsi delle spese di viaggio dal Giglio ad Orbetello e viceversa, hanno deciso tutti insieme 
una adozione a distanza.

Adottare un bambino a distanza significa prendere un impegno per aiutare un bimbo in difficoltà ad avere un futuro. Si versa una piccola quota mensile necessaria a garantire a un bimbo un posto sicuro in cui vivere, un percorso formativo a scuola per diventare un adulto autonomo;  materiali scolastici e ricreativi necessari alla quotidianità, vestiti, cibo e cure mediche.

Ritengo doveroso portare a conoscenza dell’opinione pubblica tutto ciò, perché vi sono aspetti in una piccola Comunità, come quella del Giglio, che meritano di essere ricordati, in quanto diversi sono protagonisti con altissima attività sociale svolta - come detto - volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente.

Auspico che gli attuali donatori di sangue siano di esempio a tante altre persone, soprattutto giovani, che possano essere contagiati con la pratica della costante donazione del sangue e delle adozioni a distanza e che diventi un grande valore culturale per tanti giovani, perché grazie ai donatori di sangue molte persone hanno avuto salva la vita, senza dover ricorrere ad oscuri mercati che nascono parallelamente nelle realtà sanitarie.

Soprattutto i giovani entrino a far parte del mondo della donazione di sangue, associandosi alle diverse organizzazioni presenti (AVIS, CROCE ROSSA ITALIANA, FRATES, etc.) perchè l’adesione non è assolutamente complicata e possono aderire gratuitamente sia coloro che donano volontariamente e anonimamente il proprio sangue e sia coloro che, pur non potendo, per motivi di inidoneità, fare la donazione, collaborano però gratuitamente a tutte le attività di promozione e organizzazione.

Attilio Brothel – ex Sindaco di Isola del Giglio