Egregio sig. Sindaco,
sono proprietario di un piccolo immobile nell'isola di Giannutri e sono stato informato solo ora, tramite la documentazione inviatami dal Consorzio dell'isola, dell'esistenza, da anni,  di una delicata vertenza giurisdizionale circa la pretesa natura demaniale del suolo di Giannutri.
Sarebbe mio desiderio sapere:
1) quale sia stato l'esito, se tenuta, dell'udienza davanti al Commissario per gli Usi Civici dello scorso marzo 2006;
2) in che modo e se  stanno andando avanti le proposte di composizione stragiudiziale, visto che, come la stragrande maggioranza dei proprietari, non sono  stato informato, in precedenza, dell'esistenzia della controversia.

Inoltre, vorrei chiedere un suo cortese parere circa il fatto che, quotidianamente, durante il periodo estivo e in occasione delle festività, approdano a Cala Maestra e spesso contemporaneamente a Cala Spalmatoio, grosse imbarcazioni ("Crociere del Sole" ed altre) che scaricano centinaia di turisti che affollano, sino al grottesco-fantozziano, le due uniche, piccolissime spiaggette dell'isola.
Spiaggette  degradate, sporche, costantemente in stato di abbandono,  ingombre di vergognosi relitti di barche ed altro, che nessuno si cura di rimuovere, spiaggette che vengono lasciate dai malcapitati turisti in stato peggiore di come vengono trovate. Malcapitati perchè molti di loro sciamano alla ricerca della Villa Romana e rimangono con un palmo di naso perchè la trovano "provvisoriamente" chiusa "per lavori" (in realtà è chiusa da tempo immemorabile e nessuno vi lavora), malcapitati anche perchè molti di loro, non trovando  servizi igienici pubblici, sono costretti a fare i loro bisogni all'interno dei giardini delle abitazioni private, spesso vuote.

Le domando se questo sciacallaggio a titolo gratuito da parte dei proprietari dei barconi da "turismo sporca e fuggi", sia lecito, se sia giusto che i due unici approdi malandati e pericolanti dell'isola siano occupati  dai barconi suddetti, dalle 10 e 30 del mattino fino alle 15 ed oltre del  pomeriggio, se tutto ciò non contravvenga anche alla destinazione ad  approdo pubblico che dovrebbero avere i suddetti moli.

Considerato che, oltre a pagare l'ICI,  pago circa 2.000 Euro l'anno al Consorzio, per una casa di 55 m.q., ed in più pago, a parte,  l'energia elettrica, a prezzi maggiorati, e l'acqua, ricevendo in cambio solo il servizio di smaltimento rifiuti, sarei disposto a contribuire con altro denaro alle casse del  Comune dell'isola del Giglio, pur di non vedere aumentare il degrado e l'abbandono di Giannutri.

E poi, quanto ci vuole ad istituire il pagamento di un ticket per l'accesso all'isola dei turisti e/o per l'approdo dei natanti, con il quale finanziare un minimo di servizi e di decoro?

In attesa di una sua cortese risposta, la ringrazio per l'attenzione  che mostra di avere nei confronti di Giannutri, che mi sembra un fatto nuovo e positivo, rispetto a quanto manifestato dalle precedenti Amministrazioni.
Glauco Campanozzi