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"Gli Alieni" ... tanto per attizzare un po' il fuoco
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TANTO PER ATTIZZARE UN PO’ IL FUOCO

Il riferimento è ai Mufloni, Fichi degli Ottentotti, Conigli e altri alieni venuti da lontano. E dico che sono contenta che si sia accesa questa discussione fino a qualche anno fa impensabile. Non è il solito litigio tra fazioni politiche opposte ma una maggiore consapevolezza ecologica che non può che giovare.

PREMETTO DI NON AVER FIRMATO LA PETIZIONE PRO MUFLONI perché conosco da vicino e condivido l’enorme fatica del coltivare al Giglio. Vuoi per il territorio scosceso che non permette quasi alcuna meccanizzazione, vuoi per sempre più prolungati periodi di siccità, vuoi per la voracità dei conigli; furono introdotti credo senza avere davvero coscienza di quanto sarebbero diventati dannosi per l’agricoltura. Proprio alla luce di questa esperienza non me la sento di incoraggiare, forse, un’altra convivenza difficile.

NON HO NEANCHE FIRMATO LA PETIZIONE PER L’ERADICAZIONE del Muflone perché, come spesso capita in Italia, quando non si riesce a risolvere un problema, si ricorre a sistemi drastici con danni opposti ma di uguale entità.

Tutti sappiamo che i mufloni sono usciti da un’area privata ben individuabile e che è anche tra le poche ad avere le condizioni per riaccoglierli. Una vasta zona a macchia fitta e un’altra più ridotta con abitazioni e colture. Immagino che ci siano degli strumenti legislativi per pretendere che l’ovile sia riaccolto in famiglia, ma meglio sarebbe aiutare l’Azienda in questione vincolandola a ripristinare reti alte e robuste, promuovere una campagna di sterilizzazione, avviare una specie di fattoria didattica che potrebbe essere una iniziativa interessante. Le risorse economiche che sembrano esserci per “eliminare” il problema potrebbero essere dirottate nel generare invece una nuova realtà da mettere a disposizione principalmente delle Scuole e dell’Ente Parco a scopi didattici. C’è anche chi dice che ci sono delle leggi che NON permettono di mettere reti alte intorno alle proprie colture. Allora bisogna mettersi un po’ d’accordo nel creare percorsi coerenti sennò si va poco lontano...

Il Muflone è un animale fiero e bellissimo. Io l’ho visto pochissime volte e l’idea del suo abbattimento o scomparsa radicale mi inquieta soprattutto per le motivazioni: NON AUTOCTONO.

Frasi del tipo: razze pure, originali autoctone che le privilegino rispetto ad altre mi fanno paura e non mi ricordano niente di buono. E lo dice una che sta riproducendo e regalando frutti quasi estinti

Il mondo che conosco è un mondo sottosopra dove di autoctono non c’è più niente, compresi soprattutto gli umani ; vogliamo contarci noi del Giglio in quanti siamo rimasti? E siamo poi migliori per questo? E non è forse umanamente comprensibile che si vadano a cercare condizioni di vita migliori quando il posto che abitiamo diventa inabitabile magari per guerre portate da altri, cambiamenti climatici provocati da chi vive nell’abbondanza, modi di produrre nocivi per l’ambiente? ......

Ho detto e lo ridico che non smetterò mai di ringraziare Colombo, Marco Polo, Magellano e altri che ci hanno portato piante ed animali buoni e generosi e non capisco perché si continui a dire la parola BIODIVERSITA’ per ottenere il contrario

A proposito del fico degli Ottentotti si dice che invade lo stesso habitat dell’autoctono Limonium “sfrattandolo”. Durante le mie escursioni ho notato che le 2 piante hanno trovato il modo di convivere felicemente.

Ma mi domando che cosa ne sarà del Limonium che si vuol difendere a spada tratta, quando sarà ricoperto, insieme al Fico dai neri teloni di plastica che devono far morire le piante per soffocamento?

Non sono esperta dell’argomento. Vero. Però quello che osservo è che La Natura SA come difendersi se non le si sta tanto addosso e anzi, se deve sacrificare qualcosina per continuare ad esistere, lo fa e tira innanzi, alla faccia del buonismo. E un’altra cosa che ho osservato è che spendere tante risorse per mantenere ingessate, rigide e sempre uguali a se stesse delle realtà non è una carta per niente vincente. Convincetemi del contrario. Grazie

Gina Magnani