COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
(Provincia di Grosseto)

L’ USO DI INTERNET

Oggi la tecnologia consente di usufruire di strumenti importantissimi che in alcuni casi, come quello che mi accingo a discutere, hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione anche nei modi di comportamento dei singoli individui.

Internet, la rete delle reti, consente ad ogni utente del mondo cosiddetto sviluppato, di collegarsi a banche dati e/o servizi di qualsiasi genere e natura. L’ informazione scritta ha assunto la caratteristica in passato mancante delle notizie in tempo reale (con i siti delle Ansa e simili) gli acquisti on line proliferano a dismisura, offrendo opportuni percorsi paralleli a quelli reali ed in alcuni casi offrendo importanti alternative a ciò che normalmente acquistiamo, sia dal punto di vista economico che da quello del tipo di prodotti offerti. Vi sono poi professioni e lavori che non potrebbero esistere senza l’ utilizzo della rete.

Insomma, non sta a me elencare i moltissimi vantaggi che questa tecnologia ha portato negli ultimi anni in tutto il mondo.

In tutto questo bel mondo virtuale/reale si nascondono, purtroppo, alcune insidie che è bene tener presenti e ricordare, soprattutto ad informazione di tutte quelle famiglie e persone che non ne hanno una grande dimestichezza.

Per capire meglio, faccio alcuni esempi pratici di quella che è la mia esperienza nel settore, sia come tecnico specializzato che anche come amministratore pubblico, ove in alcuni casi, unendo le due cose, sono stato spesso interpellato ed ho offerto il mio modesto consiglio a qualche “truffato” o malcapitato dei pericoli della rete.

Non è raro essere chiamati per la rimozione di qualche “virus” dai computer domestici; quello che però spesso si scopre quando ci si appresta alla rimozione della minaccia è che la stessa si è annidata nel computer perché si è fatto un uso “pericoloso” di Internet. Allora è importante capire se quel comportamento “pericoloso” è stato voluto oppure no, o peggio se è stato perseguito da bambini e minori in genere.

Oltre alle belle qualità della rete, in essa non esiste alcun limite o censura di sorta, tanto che in un qualsiasi motore di ricerca basta ricercare argomenti relativi al sesso, alla morte, alle violenze di ogni tipo e genere e si ha un elenco ricco e variegato di siti che mostrano ogni tipo di cruenza, malvagità, tortura e via dicendo.

Siamo nell’ era dell’ esaltazione della libertà di ogni singolo individuo che può e deve poter decidere come meglio crede di impiegare il proprio tempo ed i propri interessi, purchè questi non nuocciano ad altri, ma in questo contesto mi preme far riferimento a chi potrebbe non rendersi conto di ciò che sta facendo e rimanere “incantato” di fronte a tanta violenza o pornografia mostrata, ovvero i minori ed i bambini in genere, con effetti consequenziali e collaterali difficilmente decifrabili nell’ immediato.

Non è raro che un bambino del mondo attuale sappia, anche in giovanissima età, usare molto bene il computer ed ogni altro tipo di accessorio informatico. Non è altrettanto raro che i genitori, pur avendogli regalato lo stesso computer con i migliori intenti (in genere perché si ritiene necessario ai fini scolastici) non abbiano la stessa capacità del figlio di usare tale macchinario o ancora peggio non vi si avvicinino proprio. A questo punto potrebbero esserci ottime basi per perdere il controllo, sotto il proprio tetto, di qualcosa di molto minaccioso che rischia di entrarci lo stesso, pur avendo porte e finestre blindate.

Basta che un bambino, collegandosi ad internet in totale buona fede, sia attratto da qualche immagine particolare; da quel momento, a “cliccarci” sopra, a trovarsi in qualche sito con immagini molto forti, a scaricare qualche virus oppure a scaricare qualche programma che fa comporre al modem chiamate intercontinentali o numeri come 899.. oppure a scaricare qualche programma che imposti la home page di internet su un sito porno è facilissimo e ci si ritrova in una situazione spiacevole in pochissimi istanti.

Altra ampia gamma a rischio è quella delle chat line, ovvero di quei siti in cui, con un nikname (soprannome) ci si collega per parlare con altre persone in tempo reale. Anche in questo caso, se non si conoscono preventivamente le persone con cui si parla, non vi è modo di capire chi realmente si trovi dall’ altra parte del cavo; magari vediamo chattare nostro figlio con un amichetto che si nomina “puffetto” o “violetta” (nomi casuali) e dietro di essi si cela invece un orco, che nel tempo e con il passare dei giorni potrebbe acquisire confidenza ed informazioni dal bambino.

Internet è disseminato di “esche” che possono attrarre l’ attenzione in tutti i campi, da quello sessuale a quello delle suonerie, all’ azzardo on line etc… chi più ne ha più ne metta.

Allora, come comportarsi?

E’ bene essere chiari e ripetere ancora una volta l’ esempio del coltello. Il coltello è un utile strumento, oggi indispensabile, che tutti abbiamo in ogni casa ed usiamo quotidianamente a tavola ed in cucina, ma se vediamo un bambino piccolo con un coltello in mano, probabilmente glie lo togliamo o controlliamo cosa ci fa; analogamente lo stesso coltello può essere utilizzato per i mille e più scopi utili, ma anche per fare del male a qualcuno. Sono concetti chiari per tutti.

Ad oggi, per internet, non c’è la stessa chiarezza nella mentalità comune e visto che ancora non esiste una legge che regoli la pubblicazione ed il proliferarsi di alcuni tipi di siti, occorre che l’ utenza, sempre più, sia cosciente di ciò che ha di fronte.

Quindi occorre controllare chi abbiamo sotto la nostra responsabilità affinché faccia un uso corretto e non pericoloso di tale risorsa, senza allarmarsi, ma rendendosi conto che questo è un argomento con il quale, al giorno d’ oggi, dobbiamo confrontarci e saperlo utilizzare con consapevolezza, come un coltello, per tagliarci la carne o meglio, per spalmare la marmellata su una fetta di pane.

L’ Assessore allo Sviluppo Tecnologico
Stefano Feri