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La Toscana resta arancione, il Tar annulla l'ordinanza sulle seconde case
La Toscana resta arancione, il Tar annulla l'ordinanza sulle seconde case

Il presidente Giani ha annunciato una serie di incontri con i sindaci della provincia di Siena, di Prato e del Circondario Empolese Valdelsa, per valutare i provvedimenti da prendere relativamente alla chiusura delle scuole sulla base del tasso di contagiosità. Al momento, i Comuni sotto osservazione per il loro valore alto di contagio sono 76. La Toscana sarà ancora per una settimana in zona arancione, ma con zone rosse: la provincia di Pistoia e i comuni di Cecina (Livorno), Castellina Marittima (Pisa).

Intanto il Tar ha annullato ieri l'ordinanza del 22 gennaio del presidente della Regione che limita il rientro nelle seconde case soltanto a coloro che hanno in Toscana il proprio medico di medicina generale. I giudici amministrativi della seconda sezione accolgono il ricorso di un gruppo di cittadini. Secondo il tribunale il divieto introdotto, che va a inasprire le regole stabilite dal governo per gestire l'emergenza Covid-19, è privo di qualsiasi "motivazione a supporto".

La disposizione contenuta nell'ordinanza, si legge nella pronuncia delle toghe di via Ricasoli, è stata inserita "senza che sia stata condotta una preliminare istruttoria sull'evoluzione in ambito regionale della situazione sanitaria, ovvero sul raggiungimento di soglie di rischio tali da imporre ulteriori limitazioni alla libera circolazione delle persone nelle more dell'adozione di un successivo Dpcm". Questo implica che la proibizione non rispetta i principi di "adeguatezza" e "proporzionalità" in relazione al rischio epidemiologico effettivamente presente in Toscana e non appare sostenuta neppure da "comprovate eccezionali ragioni di necessità ed urgenza tali da giustificare, in deroga alla strategia statale di gestione dell'emergenza, l'introduzione di tale ulteriore limitazione della libera circolazione delle persone".