COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
GRUPPO DI MINORANZA CONSILIARE

LA VISIONE TOLEMAICA DELLE COSE

L'Ufficio Stampa del Comune di Isola del Giglio, con la consueta e tempestiva solerzia (quando vuole, non sempre) ha subito diffuso il testo della risposta del Sindaco alla nostra interrogazione del Maggio scorso riguardante il mancato utilizzo della sabbia derivante dalle trivellazioni del Cantiere Costa Concordia per un ripascimento delle spiagge dell'Isola.
Qualche considerazione.
Una revisione della lettera prima di inviarla sarebbe necessaria, il primo paragrafo è alquanto sgrammaticato e non se ne capisce il senso.
La stessa viene poi inviata (?) ai soliti nominativi ai quali avevamo inviato lettera di chiarimenti sulla questione.
Per capire (speriamo) meglio la questione manca però un passaggio fondamentale e cioè quanto è successo ed è stato detto nella riunione dell'Osservatorio con la Popolazione del 15 Giugno scorso. In quell'incontro dopo che ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ARPAT (Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Toscana) ed altri Istituti preposti avevano ribadito l'assoluta bontà di tutti gli esami ambientali compiuti ha preso la parola il cittadino gigliese Armando SCHIAFFINO il quale ha chiesto esplicitamente il perché non fosse stata utilizzata la sabbia delle trivellazioni per il ripascimento delle spiagge isolane anche in considerazione di quanto affermato dai suddetti ISPRA, ARPAT ecc.. (tutto ok) citando in proposito l'art. 109 della Legge 152/2006 che ne impone (anche per evidenti fini economici) il riutilizzo se, come detto, nulla osta.
In ordine di apparizione queste sono state le testuali risposte:
1) la questione è stata trattata ma non è di competenza dell'Osservatorio (Dr.ssa SARGENTINI);
2) ci abbiamo lavorato molto (Vicesindaco Pellegrini) ma non si è potuto utilizzarla;
3) chi doveva mettere una firma non l'ha messa (Sindaco Ortelli).
Insomma nessuno ci ha capito niente e nonostante altri cittadini avessero richiesto ulteriori chiarimenti una nebbia fitta ha avvolto la cosa.
Lo psicodramma ha avuto il suo epilogo quando il Sindaco, ahimè alquanto turbato, ha sentenziato che se la discussione fosse continuata avrebbe lasciato la Sala della Rocca.
Nessuno credo si sarebbe strappato le vesti.
Anche perché, ad onor del vero, il Sindaco non fa parte dell'Osservatorio in quanto, come è noto, il Comune dell'Isola del Giglio è rappresentato dal Vicesindaco Pellegrini e l'incontro sarebbe andato avanti ugualmente. Purtroppo questa è la visione tolemaica che il Sindaco Ortelli ha di tutto. L'Uomo (LUI) al centro di tutto, il resto deve, OBBLIGATORIAMENTE, orbitargli intorno. In realtà la Scienza ha dimostrato che Tolomeo sbagliava (tutto ruota intorno alla Terra ) e che Copernico aveva ragione (tutto ruota intorno al Sole). Ritornando alla lettera di risposta all'interrogazione faccio notare che:
1) non si capisce il motivo del non utilizzo;
2) se nell'Osservatorio il Sindaco afferma che "chi doveva firmare non ha firmato" implicitamente ammette che la sabbia poteva e doveva essere utilizzata;
3) non fa riferimento a nessun parere/documento scritto che ne impedisca l'utilizzo;
4) bara sulle quantità in quanto i 700/800 m3 si riferiscono alla quantità compatta di granito e cioè al puro volume dei fori- scompattata, a detta dei tecnici, aumenta minimo del 40% e cioè intorno ai 1100/1200 m3 (2200 tonnellate);
5) fa riferimento a presunti e fantomatici costi economici per tale utilizzo quando tutti possono ben comprendere quanto meno sarebbe costata l'operazione anziché caricarla sulla nave GREEN SALINA, poi sugli autocarri ed infine portarla alla cava della Marsiliana e quanto ben accolta sarebbe stata la richiesta;
6) in una riunione con gli stabilimenti balneari del Campese affermò che ISPRA ed ARPAT avevano dato parere negativo;
7) di ARPAT, come sopra detto, mai nessun documento è stato mostrato ed ISPRA durante l'Osservatorio ha detto che non ne sapeva niente;
8) quando poi sono finiti tutti gli argomenti ecco la parolina magica "GRANULOMETRIA" per dire che proprio non si poteva (esistono studi e tesi di laurea che dimostrano come poco o nulla c'entri nel caso in specie la dimensione della sabbia, oltremodo compatibile).
Ecco il perché della lettera alla Presidente dell'Osservatorio da cui attendiamo le risposte.

Gabriello GALLI
Consigliere Comunale