Sebbene preavvisato, con la consueta correttezza che da sempre ha caratterizzato la gestione redazionale del giornale Giglio News, non ho potuto evitare un moto di meraviglia alla richiesta di "scuse formali" per le mie affermazioni sulla locale "referente dei Verdi" pubblicate nel sito qualche tempo fa.
A parte il fatto che per quanto riguarda le situazioni o battute a doppio senso, pensavo che il concetto fosse ormai chiarito (nella sostanza e nel diritto) dal 1344, ossia fin dalla data di fondazione dell'Ordine Cavalleresco della Giarrettiera, che aveva appunto come motto "Honni soit qui mal y pense" ovvero sia vituperato chi pensa male.
Visto comunque che tanto sdegno ha suscitato, penso che siano doverose alcune considerazioni.
L'aver indicato nel mio testo, in maniera ripetitiva e quasi fino alla noia, l'interessata non con il suo nome e cognome (chiaramente noti) ma con la definizione  "referente locale dei Verdi" significava appunto voler sottolineare il significato politico delle accuse al comportamento dei Verdi nei riguardi dell'ipotesi della costruzione dell'aerogeneratore, accuse, oltre che legittime, gravi e a cui non si è ancora data una risposta. Se la battuta finale avesse avuto il senso di offendere la persona, allora si che la frase sarebbe stata grave e le scuse sarebbero state necessarie e doverose. Ma se il doppio senso va ad amplificare ed a rendere più incisiva una precisa accusa politica (come nella fattispecie) allora questo fa parte della satira ed in questo caso l'unica cosa grave è che, chi si propone come soggetto politico ("referente locale dei Verdi") anteponga la propria suscettibilità personale a considerazioni e problemi che riguardano l'intera collettività (nel caso del testo incriminato, addirittura l'intero pianeta).
Sarebbe a mio parere sufficiente questo chiarimento ma proprio perché l'argomento non riguarda la persona ma il suo ruolo politico (che si è liberamente scelto) ritengo doveroso aggiungere altre considerazioni che sono nell'interesse di tutti.
La "referente locale dei Verdi" è ben nota in loco per alcuni interventi in materia ambientale discutibilissimi. E' inoltre nota per la totale latitanza su altri temi di ben maggiore importanza e spessore.
Del primo gruppo fanno parte per l'appunto la presa di posizione sugli aerogeneratori (per evitare sproloqui si veda la posizione in materia di associazioni ambientaliste più credibili -vedi Legambiente- o l'ultimo numero della rivista PANDA del WWF o si legga -ammesso che si abbia la competenza per capirla- la ponderosa tesi di Laurea sull'argomento energia eolica all'isola del Giglio discussa un paio di anni fa da un giovane e promettente ingegnere gigliese); l'opposizione al progetto di riforestazione (su cui, sempre per evitare sproloqui, si tornerà a parlare); l'atteggiamento sul nuovo piano del traffico della scorsa estate, dove l'interessata sembrerebbe essersi fatta paladina di posizioni non consoni con gli interessi della vivibilità  sull'isola.
Del secondo gruppo fanno invece parte l'ingiustificabile silenzio sul problema dell'inselvatichimento dei muflioni e della raccolta differenziata. Su quest'ultimo problema si sono verificati fatti sulla cui gravità lascio giudicare chi legge. In uno degli ultimi Consigli Comunali un esponente della minoranza affermò: "ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI CONVIENE PAGARE LE SANZIONI PREVISTE DAL DECRETO RONCHI ANZICHE' SOSTENERE LE SPESE PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA". La locale "referente dei Verdi", presente in prima fila, non risulta aver successivamente assunto nessuna iniziativa sull'argomento. Grazie a questo tipo di esortazioni politiche e di successive latitanze di chi dovrebbe insorgere, e grazie soprattutto ad una vergognosa mancanza di senso civico di molti operatori turistici estivi, la percentuale della raccolta differenziata è crollata, dopo l'estate, dal 30 all8%.
Sarà discutibile, ma sono profondamente convinto che le uniche scuse  necessarie all'intera collettività gigliese le debba fare chi, proponendosi come interlocutore politico sui temi dell'ambiente, non assolve poi al proprio dovere. Compito questo ancora più doveroso in un'isola che, nonostante ciò, se continua a viaggiare a gonfie vele (cinque per l'esattezza e questa volta la battuta a doppio senso non è mia) sicuramente è per merito di ben altri soggetti politici"

Sibilot