Leggevo il resoconto dell’Assemblea fornito dalla Redazione e mi complimento per l’equilibrio dimostrato a differenza di altri resoconti letti ed altri ricevuti via telefono!
Non entro nel merito dei modi in cui sarà realizzata questa Area Protetta perché nessuno può saperlo fare meglio dei gigliesi che vivono l’isola 365 giorni all’anno.
Quello che contesto è il presupposto dal quale si è partiti per decidere che è necessaria l’istituzione di questo parco marino. Da qui la mia ennesima provocazione.
Siete sicuri, voi gigliesi, che il mare isolano sia malato e necessiti di cure? Non capisco proprio come abbia fatto Legambiente a dare al Giglio addirittura 5 Vele!
Siete sicuri che esiste davvero uno studio scientifico commissionato dal Ministero che decreti malato il mare del Giglio? Chiedo alla Redazione di pubblicarlo.
E, se anche esistesse, è uno studio particolare sul Giglio o uno più generico sul Mar Mediterraneo?
Sempre che esista, vi fidate di tecnici nominati da un Ministero che l’Area Protetta la vuole soprattutto per un prestigio politico?
Dunque la mia proposta è che i gigliesi chiedano del tempo per verificare la fondatezza di questi studi e propongano un supplemento di indagine scientifica magari con esperti nominati dal Consiglio comunale isolano.
Solo con la certezza di un’effettiva necessità di questa Area Protetta Marina, si potranno mettere al tavolo anche gli scettici e togliere loro quella diffidenza naturale nei confronti di una politica eccessivamente frettolosa verso un ambientalismo integrale.

Luca Marginis