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"Mai più barche sotto la Torre del Campese": lo chiedono i turisti con una petizione!

"Mai più barche sotto la Torre del Campese": lo chiedono i turisti con una petizione!

Si è fatto un gran parlare in questi mesi del "Porticciolo" di Giglio Campese dopo che la magistratura ha avviato un'inchiesta lo scorso 26 maggio ponendo sotto sequestro le imbarcazioni ormeggiate nello specchio d'acqua sotto la Torre e facendo rimuovere gli ormeggi considerati a tutti gli effetti abusivi.

Avrete letto sul nostro giornale e sui social gli innumerevoli post, commenti e prese di posizione di privati cittadini, imprese, associazioni e forze politiche. Tutti si dichiaravano preoccupati della situazione e dell'incalcolabile danno che l'impossibilità di ormeggio avrebbe arrecato all'economia di Giglio Campese e dell'isola in generale. Incontri, interrogazioni, proteste ... tutti finalizzati a trovare una soluzione per ripristinare al più presto la possibilità di ormeggio per le imbarcazioni.

E' trascorsa la stagione turistica e la situazione non si è risolta ... anzi dobbiamo registrare oggi un risvolto inaspettato e quasi paradossale. Alcuni turisti, proprio quelli che si temeva potessero essere danneggiati dal sequestro del "Porticciolo", hanno avviato nei giorni scorsi una petizione online per chiedere proprio l'esatto contrario di quello per cui si è dibattuto da mesi.

"Isola del Giglio - Salviamo ecosistema Torre Campese e Baia: STOP DEFINITIVO ORMEGGIO" è questo il perentorio titolo della petizione ed il testo della raccolta di firme online chiede di fatto che il "Porticciolo" non sia mai più ripristinato.

Tra i vari sostenitori della proposta spicca il nome del geologo Mario Tozzi, già presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano nonché proprietario di un'abitazione sulla nostra isola. In un post pubblico su Facebook l'ex presidente del Parco sostiene la petizione ed invita i cittadini a firmarla:

"Esistono posti straordinari - scrive Tozzi - per natura e per cultura, uno di questi è la Torre del Campese all'isola del Giglio dove quest'anno, per la prima volta da decenni, la Guardia Costiera ha fatto valere la legge del demanio marittimo, sgombrando quasi 200 imbarcazioni che offuscavano la vista e impedivano il libero gioco delle correnti. Come per magia, l'acqua non si è più intorbidata e le spiagge hanno cominciato naturalmente a ripascersi. Il confronto prima - dopo è impietoso. E pensare che c'è qualcuno che, per i suoi interessi commerciali (affitto barchini, gite e quant'altro), vorrebbe tornare al mostruoso inviluppo inquinante del passato. Così, invece, ci guadagnano i balneari (poi dice che ce l'ho con loro...), i residenti, i turisti e i fruitori delle spiagge libere che si sono ingrandite portando in luce due microbaie finora soffocate dalle barche.
Firmiamo la petizione su change.org
Che vinca la Bellezza.

https://chng.it/2ZsTZbKLkP "