Avevo deciso, il prossimo anno, di frequentare con la mia barca (natante) la vostra bellissima isola, poi leggo le novità sull' A.M.P. che mi lasciano un po disorientato. Leggo il regolamento e vedo che praticamente le limitazioni sono tali (ancoraggio, balneazione, immersioni, pesca sportiva) che praticamente, non posso fare quasi niente. Guardate che sono nato sul mare di Piombino e fin da piccolo navigo e pesco nel rispetto della natura e delle persone che abitano e pescano anche lontano da casa mia.
Alcune cose sono positive di questo parco come la velocità modesta da tenere, cosa che chi ha buon senso fa già, perchè lo dice anche il codice nautico ed il fatto che la pesca artigianale venga tutelata. 
Secondo me bisogna prima educare la coscienza delle persone affinchè ci sia il rispetto del mare e dei suoi territori, anzichè mettere vincoli geografici come linee di demarcazione che limitano la libertà di fruizione anche da parte di chi il mare lo rispetta già.
Non era meglio vigilare di più con le forze dell'ordine che imporre un parco che poi comunque renderà schiavi anche gli stessi abitanti, in nome del bene e della comunità (sopratutto quella politica) ...
Spero che gli abitanti del Giglio non me ne vogliano, fra l'altro sono molto ospitali e simpatici, ma questo mio sfogo è dovuto al fatto che sempre più, stiamo diventado in questa società solo dei contribuenti e diventiamo ogni giorno sempre meno liberi; il fatto di non poter più accedere anche solo con una barca a vela in un posto marcato "A", mi fa molto dispiacere anche perchè non capisco il danno che faccio a passare con la mia barchetta a vela.
Meno male che almeno a Giglio Porto ci potrò arrivare almeno per scendere e fare un po' di spesa, a meno che non vengano messi giorni pari e giorni dispari come per le targhe delle automobili ...

Grazie per avermi concesso un po' di spazio.

Massimo Antonioni