Con riferimento all'intervento pubblicato su Giglio News il giorno 14 ultimo scorso a titolo "PIANO DEL PARCO: LE PRECISAZIONI DELLA MAGGIORANZA” a firma del consigliere Armando Schiaffino, al sottoscritto Sergio Ortelli, nella sua veste di capogruppo di minoranza consiliare, preme sottolineare quanto segue.

Innanzitutto il Piano del Parco affisso “furtivamente” all’Albo Pretorio, adottato poche settimane fa dalla Regione Toscana (delibera n.52 del 8 luglio 2008), fa parte di un iter recente ed è, in alcune parti riferite agli ambiti di applicabilità, diverso da quello cui fa menzione il Consigliere Schiaffino che, come al solito, con i suoi giri di parole, tende ad approssimare ed a nascondere i grossolani atteggiamenti della Giunta. 

Il testo depositato in Comune è di ardua lettura (nel testo precedente un biologo marino mi confessò di avere avuto notevoli difficoltà a tradurre i concetti riportati in termini comprensibili) ma non si riferisce più alle aree a mare e si poggia sostanzialmente su un Piano Economico di Sviluppo, in dettaglio un programma che valuti i riflessi economici della sostenibilità del Piano del Parco, altrimenti non applicabile. Sono le due uniche condizioni/modifiche che hanno consentito l’adozione concorde in Consiglio Regionale. Adozione ripeto avvenuta appena due mesi fa,
e non nel 2005, a seguito del via libera formulato dalla Commissione Ambiente della R.T., dopo le risonanti polemiche derivanti da un vizio giuridico sulla paternità dell’adozione.

Per questi motivi mi sarei aspettato sia una nota di comunicazione da parte del Sindaco sia che lo zelante Capogruppo provvedesse ad organizzare un’Assemblea Consiliare ad hoc per avviare un dibattito rivolto ai consiglieri prima ed ai cittadini poi, per decriptare inizialmente un documento irricevibile per un comune mortale e formulare poi le osservazioni ad uno strumento che pochi ne comprendono la sua importanza. Il Capogruppo, responsabile politico delle azioni della maggioranza, dovrebbe provvedere in tal senso ricordandosi che le cosiddette “risposte istituzionali” si devono dare in Consiglio Comunale e non in piazza o al bar.

Ma c’è di più. Vorrei inoltre ricordare che tra i doveri di un consigliere (a maggior ragione se capogruppo di maggioranza) c’è quello di preoccuparsi del rispetto delle scadenze previste dalla legge. Infatti questa Giunta non ha solamente il merito (ahimè politico lo abbiamo spiegato tante volte) della famigerate Cinque Vele ma anche il record di aver mancato tutti i limiti temporali fissati dalle leggi sulla contabilità.

Una su tutte l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2007, in scadenza perentoria del 30 giugno oramai passato. Se andrà avanti così, se i cittadini desidereranno conoscere l’andamento della gestione amministrativa del Comune del 2007, dovranno aspettare i giorni di Natale!

Auspichiamo quindi, al più presto, un ritorno al rispetto delle regole e delle leggi in materia finanziaria, che non sono “ad uso e consumo del governo pro-tempore”, convocando semplicemente quel momento istituzionale che è stato oramai dimenticato o messo in secondo piano, secondo una visione autarchica del modo di gestire la cosa pubblica, e che invece rimane l’unico momento di dibattito civile e democratico nel quale anche le minoranze, che oggi esprimono di fatto la maggioranza della popolazione, possano dimostrare il loro punto di vista. 

O forse il Consiglio Comunale fa apprensione?

Cordiali saluti.

Sergio Ortelli – Capogruppo di Minoranza Consiliare