Il testo pubblicato nella rubrica “Dite la vostra” a firma di Angelo Stefanini è un intervento di taglio squisitamente politico e quindi è doveroso replicare perché contiene palesi false affermazioni. Al Giglio la cultura rappresenta un importante strumento di crescita sociale, cruciale per un piccolo territorio come il nostro, che deve essere tenuto a debita distanza dalle sterili polemiche.

Con riferimento allo spettacolo teatrale del 10 novembre scorso a Grosseto gli organizzatori sapevano da tempo che gli Amministratori non potevano essere presenti per impegni fissati in precedenza. Peraltro i componenti della Giunta non erano fisicamente presenti ma, avendo condiviso l’idea, sono stati molto vicini all’iniziativa. Motivazioni personali ed istituzionali non hanno consentito loro di assistere allo spettacolo, non per questo non devono essere rispettati. In fin dei conti non c’è niente da giustificare ma gettare montagne di fango su questo o quel comportamento non aiuta quella cultura e quell’impegno che i ragazzi del teatro rappresentano. La stessa organizzazione, alla fine della serata, ha ringraziato il Sindaco e il Comune, che hanno patrocinato e sostenuto economicamente la serata.

Quindi i contenuti del testo in questione sono squisitamente strumentali ad una politica oramai trita e ritrita i cui steccati sono stati superati da tempo. Guardiamo invece con positività alla bellezza delle iniziative che nascono (copiose) al Giglio e che crescono con costanza e passione. Il dovere si stigmatizzare la polemica che incide nel vivere comune è un dovere di chi amministra perché quel tipo di espressioni invece che unire tendono a dividere.  Chi vive 12 mesi all’anno al Giglio sa comprendere questi importanti concetti.

I riconoscimenti che in questi ultimi mesi vengono ritirati dall’Amministrazione Comunale è un argomento di scarsa valenza perché i premi vengono attribuiti alla popolazione e non ai singoli amministratori, pur avendone diritto. La visibilità mediatica sta ai cittadini come il senso di gratitudine sta al gesto che loro hanno compiuto e che tutto il mondo ci riconosce. Desideriamo forse il contrario?

Evitiamo di guardare tutto in senso conflittuale soprattutto in alcuni settori come la cultura ma sforziamoci di vedere le cose con gli occhi di chi sa vedere che la nostra comunità può continuare a crescere, a migliorarsi ed a progredire. Guardiamo ai fatti senza invidia e senza pregiudizio. Chi legge, da fuori, si fa una cattiva idea di noi quando invece ci occorre il contrario. Per questo motivo le porte del Comune sono sempre state aperte a chi intende fare attività di promozione e valorizzazione della nostra comunità, soprattutto se non ci sono fini di lucro.

Una postilla, infine, sulla cerimonia di consegna del pianoforte di Enea Brizzi. A quell’incontro il Sindaco era presente come privato cittadino in quanto nessun invito ufficiale a presenziare né a parlare era stato rivolto all’Amministrazione Comunale. Accusare ora, a distanza di un anno, di non aver condiviso mi pare quantomeno pretestuoso e finalizzato a creare confusione.

Credo che in questo momento ci sia bisogno di tranquillità e di serenità.
Chi vive al Giglio questo lo sa. Eccome!

Saluti