Non bastava la piccola sala all’interno della Rocca Aldobrandesca per contenere i numerosi intervenuti. Si è deciso quindi di spostare l’Assemblea nella più ampia Piazza XVIII Novembre.
L’apertura dell’Assessore all’Ambiente gigliese Stefano Feri, nel ruolo di “moderatore”, ha preceduto di poco il saluto del Sindaco agli intervenuti. E’ stata poi la volta del Capogruppo di Maggioranza Armando Schiaffino che ha invitato i gigliesi a riflettere se il mare isolano risulti malato e necessiti di una terapia per esser curato.
Nel frattempo, durante gli interventi, non sono mancate le critiche e le urla di dissenso da una parte del pubblico, testimonianza di una palpabile tensione e diffidenza tra la gente isolana.
Ha preso poi la parola il presidente dell’A.M.P. delle Cinque Terre per sottolineare i vantaggi che una simile istituzione ha portato a quella parte di costa ligure.
Il microfono è poi passato ad un funzionario della Regione Toscana presente in rappresentanza dell’Assessore Regionale all’Ambiente; il suo breve intervento si riassume alla perfezione con quanto egli stesso ha affermato:
“… se l’Area Marina deve esser fatta, devono essere i cittadini isolani a decidere come …”.
I brusii di dissenso o consenso, manifestati a più riprese ad alcune affermazioni degli interlocutori, si sono placati per far posto ad una silente attenzione nel momento in cui ha preso la parola l’ospite principale ovvero il presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano Mario Tozzi.
Il “geologo prestato alla presidenza del Parco”, come egli stesso si è definito, dopo i convenevoli si è diretto subito al sodo della questione dimostrando un apprezzabile pragmatismo e chiarezza nell’esporre il suo pensiero.
Tozzi ha affermato che uno studio scientifico commissionato dal Ministero dell’Ambiente ha evidenziato l’urgente ed incontestabile necessità di prendersi cura del mare isolano e che questo dev’esser fatto per mezzo di una regolamentazione che passi attraverso l’istituzione dell’Area Marina Protetta. Sul “come” e “dove” realizzarla il presidente ha promesso ai gigliesi “carta bianca”. Assicurando che nessuna “zonizzazione” o mappatura dell’istituenda Area sia stata proposta dal Ministero, ha offerto agli isolani, attraverso la “concertazione”, la possibilità di poter stabilire regole e vincoli secondo le necessità e i bisogni delle categorie interessate; il tutto nell’ambito e nel rispetto dei canoni previsti dalla legge quadro 394/91.
Al termine degli interventi è seguito un acceso dibattito in cui il pubblico ha interrogato il presidente, ognuno a suo modo e secondo le variegate ed eclettiche sfaccettaure del proprio modo di essere e di pensare.
Ne è emerso un quadro che ha evidenziato in modo palese come la popolazione sia letteralmente spaccata a metà tra chi concorda con le tesi delle istituzioni e chi non si fida, per esperienza, delle promesse ricevute.
Chi vi scrive ha voluto prender parte all’Assemblea di oggi, per conto della Redazione, con l’intento non di sentire ma di ascoltare e capire come stanno le cose.
Volutamente ho deciso di non applaudire nessuno degli interlocutori intervenuti perché lascio gli applausi a chi ha saputo comprendere da che parte stia la verità decidendo di schierarsi con uno o con l’altro dei pensieri ascoltati.
Il tempo stringe e la necessità di prender in mano la situazione prevale rispetto a tante belle parole.
Solo lo svolgersi delle vicende ci aiuterà a chiarire, consentitemi la battuta, quale sia l’accezione più giusta del significato di “concertazione” !!!


Isola del Giglio RESOCONTO DELL'ASSEMBLEA CON TOZZI SULL'A.M.P. 1

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