A proposito del dibattito in atto da diverso tempo sullo spostamento dei traghetti a Talamone o comunque più in generale sulla creazione di uno scalo commerciale alternativo a Porto Santo Stefano, ci sembra opportuno pubblicare le carte attualmente disponibili sulla questione estrapolate dai siti web della Regione Toscana e del Comune di Orbetello competente territorialmente per la frazione di Talamone.

Innanzitutto la tavola D del PIT della Regione Toscana che contiene una cartina con le tipologie di porti previsti per la nostra Regione (VISUALIZZA CARTINA PIT). Poi un estratto della relazione al progetto di Porto Turistico di Talamone predisposto dal Comune di Orbetello (VISUALIZZA ESTRATTO) con una presentazione di Studio delle Alternative al Piano Regolatore Portuale di Orbetello (VISUALIZZA PRESENTAZIONE).

Detto questo, occorre aggiungere una nota a margine che non può mancare in una seria discussione sull'argomento: il Comune di Orbetello ha espresso una netta contrarietà a qualsiasi forma di scalo traghetti a Talamone o nelle immediate vicinanze ponendo una questione di sovranità sul proprio territorio; netta contrarietà che penalizza fortemente l'avvio di qualsiasi dibattito in merito anche se formalmente non lo impedisce. Forse la leva su cui far forza dovrebbe essere quella di evitare per il momento gli amministratori comunali e far comprendere alle popolazioni interessate (che attualmente guardano solo alla diportistica) le potenzialità ed i ritorni economici della presenza sul proprio territorio di uno scalo commerciale.

Ci permettiamo di rivolgere agli amministratori isolani (sia di maggioranza che di minoranza) un appello proveniente inoltre dalla maggior parte dei nostri lettori: nessuno vuole entrare nel merito delle questioni tecnico-politiche e sulla realizzabilità o meno di uno scalo traghetti a Talamone (alternativo, provvisorio o definitivo), quello che risulta evidente è che in ogni caso la realizzazione ex-novo di qualsiasi infrastruttura richiederà tempi decisionali, progettuali e realizzativi a dir poco "biblici". E' giusto comunque, se se ne ravvisa la necessità, partire senza però perdere di vista Porto Santo Stefano che nel frattempo potrebbe essere reso più funzionale alle necessità isolane con tempi che potrebbero essere decisamente inferiori.

E' giusto quindi pensare al lontano futuro ma non bisogna mai perdere di vista il presente e l'immediato futuro che ci vedrà comunque gravitare, volenti o nolenti, sullo scalo commerciale dell'Argentario!