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La recente perdita da parte dell'Amministrazione Comunale dell'Isola del Giglio del finanziamento di 2.834.424,95 euro a fondo perduto (di regalo) per la bonifica della discarica e il conseguente danno economico legato alle ingenti sanzioni pecuniarie semestrali finché il progetto non sarà realizzato (sanzioni che pagheranno i cittadini) e al pagamento di un mutuo pluridecennale – a questo punto necessario – e dei relativi interessi (sempre a carico dei cittadini) costituisce solo l'ultimo atto di una aberrante filosofia politica in tema di tutela ambientale che sta pericolosamente condizionando, ormai dai primi anni '90, allorché venne approvata la legge quadro sulle aree protette (394), il presente e il futuro prossimo dell'isola del Giglio.

armando schiaffino isola del giglio giglionewsFin da quell'epoca l'incapacità di molti Gigliesi (non tutti, secondo le ultime elezioni il 56,5%) di interpretare la valenza economica di una corretta gestione ambientale portò a molte affermazioni farneticanti (tipo “non sono necessari nuovi strumenti normativi perché è merito nostro se l'isola ha conservato il suo patrimonio naturale ecc.), temi su cui è assolutamente inutile tornare a parlare (visualizza lettera del 1995 indirizzata al Sindaco dell'epoca).

Le attuali criticità socio-economiche della nostra isola sono le conseguenze di una economia ormai prevalentemente basata sulla rendita parassitaria dell'affitta-appartamenti estivi e non più su un sano reddito da lavoro. L'atteggiamento della Giunta in carica sulla istituzione delle Aree Marine Protette (che potrebbe comportare, fra l'altro, il posizionamento di campi boe che in altre realtà simili alla nostra hanno dato un enorme indotto in termini di opportunità di lavoro) è la dimostrazione di una visione amministrativa che produce soltanto recessione. Un'ulteriore prova della disattenzione sui temi ambientali dell'organo di governo attualmente in carica è rappresentata dalla percentuale di raccolta differenziata del nostro Comune, vergognosamente basse soprattutto se paragonate con altre realtà toscane che non vivono di turismo.

La condotta politica di tutti questi anni ha prodotto soltanto la “militarizzazione” dell'isola con una presenza di Guardie Forestali che, a parere del sottoscritto, sarebbero più necessarie in altre zone d'Italia dove la loro professionalità sarebbe sicuramente meglio utilizzata.

Eppure molti Gigliesi (non tutti, ripeto, il 56,5%) sembrano non rendersi conto della gravità della situazione.

Per loro e nostra fortuna c'è invece chi, fuori dall'isola, se ne rende conto, nella fattispecie il governo nazionale che, per un curioso scherzo del destino, quasi in contemporanea al Consiglio Comunale del Giglio dove la minoranza denunciava la perdita dei finanziamenti europei per la bonifica della discarica comunale, approvava la nuova legge sui reati ambientali che, nell'articolo 452 – terdiecies prevede “il delitto di omessa bonifica che punisce, salvo il fatto costituisca più grave reato, con la reclusione da 1 a 4 anni e con la multa da 20.000 a 80.000 euro chiunque, essendovi obbligato, non provvede alla bonifica, al ripristino, al recupero dello stato dei luoghi, obbligo di intervento che può derivare direttamente dalla legge, da un ordine del giudice o da una pubblica autorità”.

Armando Schiaffino ex-sindaco dell'isola del Giglio