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Secondo Premio del concorso Attimi di Palio: il vino ansonaco

Secondo Premio del concorso Attimi di Palio: il vino ansonaco

Le “greppe” rappresentano, nel dialetto isolano, una particolare forma data al terreno e composta da muri a secco riempiti di terra. Tali terrazzamenti permettono la coltivazione dei ripidi pendii gigliesi fin dagli etruschi, tramandandoci un tipo di agricoltura definita ‘eroica’ proprio per le sue peculiari difficoltà.

Al Giglio, negli ultimi anni, varie aziende hanno preso la non semplice decisione di mantenere viva la tradizione e di permettere così a tutti noi di continuare a godere dell’amato ‘vino ansonaco’, dal colore ambrato e dal sapore deciso.

In particolare, due aziende, che descriveremo, hanno scelto di credere nel Comitato e nel concorso fotografico “Attimi di Palio”, permettendo così di mettere in palio il loro prezioso vino.

ambrato di radice cantine scarfò isola del giglio giglionews“Cantine Scarfò” produce vini dell'Isola del Giglio con semplicità e sincerità, lasciando che siano l'uva e il luogo a definirli, così da proporre un'esperienza unica e autentica. Onesti e appassionati del mestiere, il 100% dell'uva presente in ogni bottiglia, viene raccolta esclusivamente nelle proprie vigne dell'Isola del Giglio e la vinificazione e l'imbottigliamento avvengono nella vecchia cantina di Giglio Castello.

Uno dei loro vini, l’Ambrato di Radice, viene fatto seguendo le vecchie usanze dei vignaioli isolani, lasciando fermentare per quattro giorni il mosto con le bucce per ottenere così il color di ambra ed estrarre i profumi e i tannini propri del vino Ansonaco locale. Per consentire all’uva ansonica di esprimere se stessa ed il territorio, in cantina il vino è realizzato col massimo rispetto e il minimo intervento. Questo secco, corposo vino ambrato, offre il sapore che si trovava una volta nelle vecchie cantine tradizionali del Giglio.

“Parasole” è una piccola azienda vitivinicola creata da Milena Danei per inseguire il sogno di una vita: tornare all’Isola del Giglio, coltivare le vigne e produrre vino sincero e genuino. L’azienda è così chiamata in ricordo del nonno Scipione, detto “Parasole”, il cui soprannome, da usanza isolana, è stato trasmesso di generazione in generazione fino alla nipote Milena. La coltivazione segue la tradizione, le lavorazioni sono esclusivamente manuali, dall’impianto agli innesti, dalle zappature alla pulizia del terreno, dalle concimazioni ai sovesci. I trattamenti sono a base di zolfo e prodotti vegetali, effettuati solo se strettamente necessari, in maniera precisa ed oculata. I vigneti dell’azienda attualmente impiantati ricoprono una superficie di circa 6000 mq suddivisi in cinque particelle dislocate in diverse località. L’azienda attualmente produce un solo vino: Strulli, che prende il nome dalla località in cui si trova la prima vigna che il padre ha affidato alle cure di Milena. Si tratta di Ansonaco in purezza prodotto esclusivamente con uve provenienti dai vigneti di proprietà nelle particelle di Strulli e Vernaccio. Strulli è un vino color giallo oro, luminoso ed intenso. All’olfatto si sentono note di albicocca e miele che si appoggiano sulla struttura minerale e salina la quale risulta ancora più evidente in bocca, quando il vino si apre nella sua intensità sapida e di nuovo minerale. Una delicata struttura tannica attribuisce corpo ed eleganza, ben integrati con la freschezza. Gradazione sempre intorno a 13% vol.

Per avere più informazioni riguardo alle due cantine è possibile visitare i siti internet:
www.cantinaparasole.it e www.cesarescarfo.com

Ci teniamo a ringraziare di cuore queste aziende isolane che, oltre a portare avanti la tradizione vinicola, scelgono di sostenere il Palio e la festa di San Lorenzo.

Il Comitato