Mi ero ripromesso di non scrivere più ma poi la lettera di Ortelli di oggi mi ha fatto capire che bisogna scrivere, le cose bisogna dirle anche se danno fastidio. Probabilmente questa Amministrazione non ama sentirsi dire che qualcosa non va facendo vacillare fortemente il senso della democrazia.
Quest’anno, forse per la prima volta nella mia vita, la vacanza al Giglio mi ha lasciato l’amaro in bocca. Rivendico anch’io il mio 50% di radici gigliesi (da parte di mamma – sorella di Togo) che probabilmente è diventato un 75% visto che ci vengo 6-7 volte l’anno ed ho la casa al Giglio; quindi mi sento in diritto di dire la mia sulle cose che di questi tempi vengono dibattute nel Vostro sito.
Le brutte sorprese si hanno già prima delle ferie quando arriva la Tassa Rifiuti aumentata del 25% (non male per 10-15 sacchetti all’anno).
Poi si continua con i traghetti che sono arrivati ormai a costi esorbitanti; qualcuno deve spiegarmi la voce “bunkers” che ogni tanto appare e incide per ulteriori 11 e rotti euro sulla tratta. Se i residenti di serie B definiti “furbetti” dal sindaco possono comunque consolarsi con il costo ridotto del traghetto e la possibilità di parcheggiare sotto i cannoni, noi proprietari di casa non residenti siamo trattati alla stregua di coglioni di serie Z, con solo doveri e nessun diritto. Possibile che uno che ha la casa e fa 20 tratte all’anno non possa avere una minima riduzione?
Bene proseguiamo. Si paga una tassa di 10 euro per entrare da una certa data in poi, la chiamo tassa e non corrispettivo di un permesso perché chiunque la può fare e non c’è nessun riscontro da parte del Comune a cui basta intascare i 10 euro. Morale della favola: entrano tutte le macchine che vogliono anche per un solo giorno; la cosa evidentemente non è assolutamente e volutamente monitorata dalle Autorità perchè una volta entrate non possono sfuggire alle multe fatte fioccare con bieca assurdità dai vigili allo scopo di rimpinguare le casse comunali. Questi quattrini potrebbero servire per l’assestamento delle strade, per abbellire le postazioni dei  cassonetti, per togliere tutti le brutture che ci sono in giro per l’Isola, e soprattutto al Castello, ma vedo che sono lì da anni e che nulla viene fatto.
Perché allora mi fate pagare una tassa per entrare al Giglio e poi non ci sono  i parcheggi e mi multi? Mi dispiace ma questa volta le multe non le pagherò, farò ricorso e se necessario porterò il Comune fino in Cassazione; è ora di finirla con il vivi e lascia vivere quando siamo di fronte al menefreghismo più assoluto.
I parcheggi a pagamento si sono rivelati una bufala incredibile; nel 2006 il Comune ha incassato 13 mila euro circa dai parcheggi ma a quanto ammonta lo scarto negativo per il commercio dell’Isola? Vale la pena scontentare il turismo per incassare una inezia?
Parliamo delle spiagge? Quest’anno mi è sembrato di essere a Rimini. Non aggiungo altro.
Parliamo del Parco? Perché invece di fare il Parco non vengono controllate barche e natanti che aprono il motore a 10 metri da riva anziché a quanto previsto dalle norme della Capitaneria di Porto?
Parliamo dei prezzi? Molti hanno scritto su questo argomento. Io non mi sono mai lamentato. Ma 2 bicchieri di pessimo vino, spacciato per Ansonaco, e un prosecco mediocre 11,50 euro in un locale del Castello sono una esagerazione, un assurdo senza qualità. Come 10 euro per due aperitivi al banco!
Come ogni cosa nella vita il valore aggiunto di qualcosa si costruisce con il lavoro e le buone scelte; Capri è quello che è diventata, un posto di elite, e le macchine non entrano! Ma chiaramente non si possono disattendere gli interessi degli armatori soprattutto quando hanno fatto investimenti importanti. Sono scelte che andavano fatte molti anni fa, forse un bravo consulente di Economia del Turismo avrebbe dato spunti interessanti; ora è tardi. Qui siamo al “vivi alla giornata” fregando il turista di turno tanto il prossimo anno anche se non viene ce ne saranno altri da spennare; traghetti, autobus (1,60 al biglietto non male), tasse comunali, parcheggi, multe, costo assurdo delle case in affitto, alimentari, ecc. tutto influisce su una vacanza dove il dare e l’avere non quadra più. Non ho messo nell’elenco bar e ristoranti perché i prezzi qui sono ancora normali a parte qualche caso isolato come quello sopra evidenziato.
Amici gigliesi, non siate come il Vostro Sindaco che non ama sentirsi dire che qualcosa non va; mi conoscete e le mie sono critiche costruttive. Quelle non costruttive sono quelle del turista che viene, si spenna e non torna più. Chi ritorna è perché ama il Giglio e lo vuole migliore.
Quest’anno tra tempo perso per i  parcheggi, spiagge tipo Jesolo che non ti danno più il senso della tranquillità, multe, danni alla mia auto (ringrazio chi è stato perché so benissimo chi è) non sono riuscito a vivere bene la mia vacanza.
Ma poiché ci si trova di fronte ad una Amministrazione miope che non vuole vedere i problemi valuterò l’ipotesi di vendere la casa per acquistarla in Croazia dove i prezzi sono circa la metà del Giglio, l’acqua bella uguale e il pesce più buono ma, soprattutto, non ci sono tutte le regole assurde introdotte sull’Isola che non ci fanno più vivere.

Stefano Tiozzo