L'Arenella dimenticata (Atto II°)
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Eccoci qua, buongiorno a tutti gli spettatori presenti in questa meravigliosa platea, presumo molto incuriositi di assistere alla seconda parte, nel copione abbiamo esclusivamente le problematiche che affliggono ormai da mezzo secolo l’Arenella, nel primo atto c’è stato un assaggio, ma adesso entriamo nel vivo degli argomenti, grazie per adesso e godetevi lo spettacolo.

arenella isola del giglio giglionewsSono passati cinque anni dalle ultime Comunali, e ci risiamo, la tanto ambita poltrona da Sindaco fa sempre molto gola per rappresentare l'Isola; il nuovo inquilino, speriamo che sia una persona saggia nel rispetto di coloro che con il voto gli daranno fiducia.

- La strada Comunale, che va da Monticello fino alla piazzola dopo il ponte è completamente priva di cunette, ormai inesistenti anche da ingressi di privati, quindi l’acqua meteorica che vi corre sopra arriva fino alla spiaggia, le curve sono coperte da enormi piante di oleandri che tolgono la visibilità ai mezzi che la percorrono, quindi pericolosa soprattutto per i pedoni.

- L’altra parte di strada che arriva fino alla spiaggia, nasce  dopo la piazzola con due colonnine in granito impedendo il passaggio di mezzi, riportata in mappa come “strada vicinale della Caletta”, ma con il passare degli anni le colonnine spariscono e diventa di fatto una strada carrabile con il passaggio  di privati, taxi, nettezza urbana, porta lettere, ambulanze, forze dell'ordine addetti al servizio idrico ed elettrico ecc. ecc.. A tutt’oggi, non risulta che sia stata riqualificata carrabile, priva di segnaletica e pericolosa per i pedoni. La piazzola alla palma sarebbe opportuno tenerla libera con divieto di sosta per far manovrare i mezzi.

- Grande opera ingegneristica e di carpenteria manuale unica al Giglio circa metà degli anni sessanta, il ponte versa in una situazione di degrado totale, i travi sottostanti esposti lato mare, ormai il cemento ammalorato ha lasciato fuori i ferri ridotti di spessore; sulla parte di calpestio, le protezioni laterali composte da colonnine in cemento, queste ormai decadenti, collegate fra loro da tubi disposti orizzontalmente e distanti cm 28, basti pensare se un bambino si dovesse sporgere, passa la testa e vola di sotto per una altezza di una decina di metri, “non ci sono parole.” E quindi messa in sicurezza.

- Nell’era moderna in cui viviamo, la tecnologia fa da padrona, l’illuminazione si è evoluta dalla classica e vecchia lampadina a quelle elettroniche passando ai led, ma qui non c’è neanche l’illuminazione di un lampione quattro o cinque farebbero la loro parte, ma siamo ancora alla citilena e buio più completo.

- La crisi è la nostra peggior nemica, le famiglie soffrono, eppure bisogna frugarsi sempre in tasca, trovare il denaro per farsi i propri impianti di smaltimento di liquami, anche qui non esiste una fognatura pubblica, basterebbe una vasca a valle di raccolta e con pompe di sollevamento immettendo in quella pubblica.

- Che fine ha fatto la messa in sicurezza dell’Arenella? Per fortuna non è piovuto molto in questi anni, ma forse dovremmo attendere il 2027 per vedere se finiremo in mare.

Per concludere, un ennesimo problema e non da poco è quello della pulizia dei fossi demaniali soprattutto a valle, ormai i canneti hanno preso il sopravvento e quindi rischio inondazioni nelle proprietà private con ingenti danni come già avvenne nell'ottantasette.

Mi auguro che lo spettacolo vi sia piaciuto, sperando in qualcosa di positivo, anche se ho notato che i vari programmi rispettano precisi il titolo di questo articolo buon lavoro e vi aspetto ai fatti.

Il nuovo Sindaco, che sia donna o uomo, come recitava un grande attore: PIU' PESANTE E' L'UOMO, PIU' PROFONDE SONO LE SUE IMPRONTE.  (John Wayne) 

Giacomo Biondi