Le tasse sulla casa cambieranno presto. E le nuove regole tributarie possono produrre effetti notevoli sui Comuni e i cittadini dell’isola. Una vera e propria rivoluzione. La prima novità è la cosiddetta “cedolare secca” sugli affitti, la tassazione con aliquota unica al 20 o al 25 per cento sui canoni da locazione degli immobili. Una tassazione volontaria che sostituisce la tassazione Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali regionali e comunali (se previste). La cedolare andrà nelle casse dei Comuni.

La novità scatterà nel 2011 o nel 2014 a seconda dei territori, e si potrà applicare anche ai contratti per meno di 30 giorni (quelli turistici). Dunque riguarderà da vicino le famiglie dell'Elba.

Fra le novità maggiori introdotte nel nuovo sistema poi c'è una sanzione speciale per chi non effettua la registrazione, o indica un importo minore nel contratto, insomma, per tutti quelli che evadono: l’inquilino che denuncia l’evasione si garantisce quasi la gratuità dell’alloggio. E questo è un cambiamento che potrebbe sconvolgere non poco le abitudini di tanti proprietari di immobili, che possono essere avvantaggiati rispetto al regime fiscale attuale, ma devono dichiarare tutto.

Altra novità riguarda gli enti locali: la tassazione al 20 per cento sarà destinata come detto ai Comuni, per compensarli del mancato introito dell’Ici. Ma i numeri, vista appunto la riduzione delle aliquote, non garantiscono un equilibrio di bilancio: l’Ici non sarà recuperata tutta. A meno che i Comuni non facciano un lavoro serio di contrasto dell’evasione, che all’Elba, come altrove, è rilevante. Insomma, i Comuni devono andare a cercare gli evasori.

Basterebbe questo per affermare che su tutta la materia sta per iniziare un’era nuova. Un altro elemento di cambiamento dell’economia locale e del sistema turistico come lo abbiamo conosciuto finora.