ALE ... E LA SUA IMPRESA: 30 ORE DI NUOTO ININTERROTTO

E’ difficile mettere in ordine i pensieri e riuscire con poche capriole di parole a raccontarvi una notte di emozioni, tensione ed agitazione. E’ quella che ci ha fatto vivere Alessandro Bossini con la sua Traversata a Nuoto dall’isola di Montecristo a quella del Giglio.

Chi ha avuto modo di leggerci durante la giornata e la nottata di ieri ha potuto seguire passo passo gli sviluppi della sfida con gli inevitabili intoppi ed imprevisti che contribuiscono senza dubbio a conferire a quest’impresa il carattere della straordinaria unicità. (VISUALIZZA DIARIO-CRONACA)

Non si riscontrano al momento casi di persone che abbiano nuotato in mare per 30 ore di fila percorrendo circa 29 miglia nautiche in un tratto di mare famoso per le correnti contrarie e con l’aggravante delle meduse che, solitamente, sono in grado di inibire qualsiasi tipo di attività in mare.

“Ha nuotato per ore - ci raccontano dal ‘Domizia’ - in mezzo ad un tappeto di meduse, alcune grosse come palloni da calcio, ogni bracciata era un urlo di dolore, soffrivi con lui e ti veniva voglia di tirarlo su dall’acqua”. Indossava solo una muta, una piccola cuffia e gli occhialini; viso, mani e piedi erano liberi e protetti solo da un preziosissimo strato di vaselina. Per evitare i tentacoli urticanti ha nuotato per circa 6 ore respirando esclusivamente sul lato destro con un conseguente ed innaturale sforzo dei fasci muscolari del collo e dell’opposta spalla sinistra.

Nonostante tutto questo è andato avanti incurante delle tremende correnti contrarie che, per ore, riportandolo pian piano indietro, hanno reso vane molte miglia percorse! Quando è arrivato aveva il volto tumefatto e la lingua ingrossata dal sale e dal veleno delle meduse.

“Sono andato avanti - come ci confessa - grazie alla impagabile presenza di chi, a bordo del ‘Domizia’, ha trascorso al mio fianco circa 34 ore”. “Sono andato avanti - continua Ale - grazie a Luca che ha nuotato con me per moltissimo tempo ed a Claudio che sulla canoa non mi ha perso per un attimo di vista.” In molti sono partiti dal Porto nelle ultime ore per correre incontro ad Alessandro, a partire dal Sindaco, Vicesindaco ed Assessori; gli amici, a bordo di piccole imbarcazioni, lo incitavano nelle ultime e più faticose bracciate.

Quando alle 03:35 i giudici federali della F.I.N., incredibilmente estasiati dalla forza e determinazione del nostro iron-man, hanno dichiarato valida la gara, in pochi attimi, con un attesissimo passaparola, la notizia è giunta in porto alla gente che stava aspettando e soffrendo per lui, accolta da un applauso spontaneo e liberatorio.

E così quando alle 4:30 il ‘Domizia’ ha fatto ingresso in porto, come si vede dal filmato, ad attendere Alessandro c’erano tantissime persone che, nonostante l’orario non particolarmente ‘comodo’, hanno voluto rendere omaggio al nostro eroe!

Un brivido lungo la schiena ti attraversa quando riesci a quantificare la grandezza dell’impresa compiuta e scattano immediate le riflessioni profonde: il mare, lo sanno bene i nostri vecchi, è molto esigente con chi osa sfidarlo ma poi straordinariamente si arrende ed incantevolmente si plasma quando si accorge che l’avversario è parte integrante di sé.

Sono tante le persone ed istituzioni a cui si dovrà, tra qualche giorno, dire grazie.

Per adesso il GRAZIE immenso che, insieme ai nostri lettori, ci sentiamo di rivolgere, non si offenda nessuno, è solo ed esclusivamente ad ALESSANDRO; un GRAZIE che duri 29 ore e 55 minuti e che dalla tenebrosa ed affascinante Montecristo giunga al nostro amato scoglio nuotando in un mare che con la sua affascinante bellezza sa renderci unici!