Spett. redazione, un paio di settimane fa io e mia moglie decidemmo di fare qualche giorno di vacanza in un luogo per noi nuovo. In fretta decidemmo per l'isola del Giglio, non la conoscevamo ed era abbastanza facilmente raggiungibile, la scelta ci sembrava quella buona. Cercai su internet qualche riferimento e quindi feci qualche telefonata ad agenzie dell'isola per verificare la disponibilità di un appartamento o un residence per  7-8 giorni.
Prima telefonata: mi risponde l'incaricato dell'angezia, mi rivolgo a lui salutandolo proseguendo quindi con queste parole "io e mia moglie vorremo fare qualche giorno di vacanza all'isola del Giglio, a tal proposito le vorrei chiedere un'informazione... ( a questo punto la telefonata sarebbe continuata precisando che l'informazione era relativa alla disponibilità di un appartamento) ma il mio interloccutore mi interrompe bruscamente dicendomi che lui non era l'ufficio informazioni e la telefonata termina li". Non male come inizio, non vi sembra?
Rimango perplesso ma riprovo, chiamo una seconda agenzia, espongo la mia richiesta di disponibilità (evitando accuratamente di dire la parola "informazione" la persona che mi risponde mi dice che non è in agenzia ma che se le lascio il numero di telefono mi richiamerà entro pochi minuti. Do il mio numero, ci salutiamo e aspetto la chiamata.
Passano alcuni minuti, passa un ora, passano un paio d'ore.... ad oggi non sono ancora stato richiamato.
Sono sempre più perplesso ma riprovo ancora. Dopo due telefonate ad altrettante angenzie che mi dicono che non hanno disponibilità, finalmente trovo posto in un residence. Ok, ci siamo si parte.
Partiamo al mattino di buonora e a mezzogiorno siamo all'isola del Giglio. Pranziamo in un ristorante a Giglio Castello, pasto decoroso, prezzo esagerato (ma si sa in un'isola tutto costa di più) siamo serviti con una certa sufficenza e con scarsa cortesia. Non siamo molto soddisfatti.
Facciamo un giro dell'isola prima a Campese poi nelle altre due spiagge. Problemi di parcheggio, solo a PAGAMENTO. Incominciamo a pensare di non aver fatto una buona scelta per una settimana di vancanza.
Troviamo un parcheggio e scendiamo. Quanto diciamo vale per tutte e tre le spiagge che abbiamo visitato. Nessuna cura dell'ambiente, cartacce, bottiglie vuote, sacchetti di plastica e altra sporcizia non lasciata da qualche maleducato passato poco prima ma roba vecchia in mezzo alle sterpaglie e alle canne incolte lungo le strade. A pochi metri da una spiaggia una recinzione fatta con fil di ferro che racchiudde un deposito, sembra abbandonato, di materiale edile. A ciglio strada una grata per lo scolo dell'acqua piovana divelta, se una persona ci cade dentro può farsi molto male.
E ora di cena, cerchiamo un parcheggio, naturalmente solo a pagamento e andiamo in un altro ristorante, tutto e come a mezzogiorno: qualità mediocre, prezzo esagerato (tanto per dare un'idea: 2 spigole alla griglia, 2 iinsalate, mezzo litro di vino 75 euro), cortesia scarsa o assente.
Cerchiamo un parcheggio, naturalmente a pagamento, e andiamo a dormire con la speranza che il giorno dopo tutto ci sembri migliore.
Ci alziamo, io e mia moglie ci guardiamo neglio occhi, con un sospiro di soglievo uno dice: se facciamo un pò in fretta riusciamo a prendere il traghetto delle 10,30 per Porto Santo Stefano e ce andiamo da questo luogo. Detto fatto alle 10,30 partiamo profondamente delusi. Dell'Isola del Giglio ci siamo portati via solo un ricordo pessimo e 500 euro buttati al vento. Avete solo uno splendido mare ma, a mio avviso, non ve lo meritate.

Distinti saluti.   
Elvio Baccaglini