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Lavori alla Cala del Saraceno: "Progetto Giglio" interroga
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COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
GRUPPO CONSILIARE
“PROGETTO GIGLIO

Al Sindaco del Comune di Isola del Giglio
Sig. Sergio Ortelli

e, p. c.
Alla Soprintendenza Archeologica
Belle Arti e Paesaggio
Province di Siena Arezzo e Grosseto

Oggetto: interrogazione con risposta scritta ai sensi dell’art 13 del Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale – Lavori Bagno Saraceno.

I sottoscritti Consiglieri Comunali premesso che:

- il riassetto con la ricostruzione della strada e dello storico muretto di rifinitura della baia in oggetto risultavano opere necessarie per la normale fruibilità delle abitazioni dell’intero Rione Saraceno;

- il ripristino era necessario non solo per i residenti e i possessori di immobili, altrimenti disagiati, se non impediti, ad utilizzare le proprie case, ma anche per non interrompere il flusso turistico che questo incantevole angolo del borgo del Porto attira per il notevole carico di storia che custodisce;

- nel dare atto che la balaustra della baia, installata solo negli anni sessanta/settanta dello scorso secolo, è stata ricostruita con le medesime dimensioni che aveva prima del suo abbattimento da parte dei marosi della burrasca di fine ottobre 2018, non si comprende la necessità di installare sulla sommità di esso una lucente ringhiera di rialzo in acciaio inox, per altro non richiesta da alcuna norma tecnica o di legge;

- nell’evidenziare che comunque il muretto realizzato non sia da considerarsi terminato, in quanto mancante dell’elemento di rifinitura consistente nel “bauletto” di granito, rifinitura che hanno i muretti storici che sono presenti lungo la passeggiata del borgo del Porto;

- nel comprendere che il tratto in salita della strada abbia la effettiva necessità di essere protetto contro il rischio di caduta dall’alto, sulla scogliera sottostante, avendo un salto maggiore di due metri, diversamente non si comprende la necessità di adottare il medesimo criterio di protezione dove il salto è minore di due metri;

- è da ritenere ragionevole la procedura per cui allorquando sia necessario intervenire su strutture pubbliche o aperte al pubblico queste, a fine degli interventi, debbano risultare completamente rispondenti alle normative allo scopo della loro completa fruibilità in sicurezza;

- è stato apprezzato il fatto che nella riqualificazione della caletta del Saraceno, sia stata notevolmente variata, nella morfologia e nelle dimensioni dello spessore, la consistenza del parapetto della parte alta della strada in salita, ma di contro nulla è stato realizzato per rendere fruibile la strada da parte di persone con disabilità motoria;

tutto ciò premesso

interrogano la S.V. in qualità di Sindaco e di massima autorità sanitaria del Comune di Isola del Giglio:

  1. quali siano state le normative obbligatorie specifiche per i luoghi pubblici che hanno imposto la realizzazione di un parapetto alto un metro per i luoghi con rischio di caduta dall’alto minore di due metri;
  2. quale sia il motivo per cui il parapetto a protezione del rischio di caduta dall’alto non sia stato realizzato in muratura, con un muretto alto, per l’appunto, un metro, piuttosto che con l’apposizione del discutibile rialzo con ringhiera di acciaio inox;
  3. Quali siano stati i costi della inutile quanto inestetica ringhiera di acciaio inox;
  4. quali siano i motivi ostativi alla realizzazione di una strada fruibile anche da persone diversamente abili che permetta loro di raggiungere il belvedere del Saraceno che si trova alla sommità di quella salita e altrimenti per quelle persone irraggiungibile;
  5. se sia stata valutata la reale riduzione del rischio di caduta dall’alto dopo l’installazione sulla sommità del muretto del passamano realizzato con tubolare di acciaio, soprattutto sotto l’aspetto della scalabilità del manufatto e “dissuasione all’arrampicata”;
  6. se sia possibile lo smantellamento della ringhiera metallica, che nulla ha a che vedere con il contesto dell’intero rione Saraceno, e siano prese in considerazione soluzioni ugualmente efficaci, perfettamente a norma e meno impattanti con la semplice cultura isolana;
  7. se sia possibile completare il muretto realizzato con la rifinitura a “bauletto”, in granito, non solo per realizzare a regola d’arte il manufatto, garantendo una maggiore stabilità nel corso degli anni, ma anche, soprattutto, per il rispetto della analogia paesaggistica dell’intero borgo del Porto.

I CONSIGLIERI COMUNALI
PAOLA MUTI e GUIDO COSSU

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