L’area marina si farà in maniera preconcetta ma, ad oggi, non conosciamo ancora come si farà. In vita mia, per senso di responsabilità, non ho mai firmato assegni in bianco. Ho la sensazione che dietro al progetto di Area Marina Protetta (è il nuovo nome-look del vecchio Parco) non ci siano motivazioni scientifiche ma specifici comandamenti di uno schieramento politico.  Sono circa 18 anni che sento parlare di Parco, di Riserva, di Aree protette, ed ho solo ascoltato buoni propositi che si sono trasformati inesorabilmente in brutte penalizzazioni per i luoghi dove si sono insediati. Con quale risultato?  Il mare è meno tutelato grazie ad un progetto che va nella direzione opposta. L’Isola di Giannutri ne è la dimostrazione. E’ aumentata la sporcizia dei fondali, sono aumentate le multe degl’ignari diportisti, è apparso il contrabbando della pesca notturna, è più difficile risolvere i problemi storici che attanagliano l’isola perché ai vincoli tradizionali si sono sommati quelli dell’inutile Parco. I residenti sono sempre più soli. Quali tutele se le leggi rimangono queste?

Schiaffino, nonostante abbia fallito nella sua politica monotematica parchista, continua a riproporla giocando sulle parole senza riflettere minimamente sui risultati di questi ultimi anni. Torni a fare il medico a tempo pieno e lasci alla popolazione il diritto di scegliersi il suo futuro e non di subirlo. Ho fatto parte di un gruppo responsabile di avere adottato un provvedimento per salvaguardare il territorio gigliese dalla cementificazione. La Variante di Salvaguardia, già in vigore nel territorio comunale, impedirà in futuro il processo di proliferazione del cemento e vieterà gli scempi a cui abbiamo assistito negli anni passati. E’ l’unica azione politico/ambientale che ha conseguito risultati ragguardevoli e degni di tale nome.  La maggioranza, nel Consiglio Comunale convocato da noi, ha enunciato le solite bugie politiche. Istituire un’Area Marina senza vincoli e limitazioni vuol dire offendere l’intelligenza dei gigliesi.

Sia chiaro, ci impegneremo a dialogare con chi ci darà pari dignità al tavolo della concertazione. Il Presidente Tozzi sarà il benvenuto sull’Isola. Noi lo incontreremo e gli esporremo le nostre opinioni.  Senza fare, come dice qualche fazioso, il “muro contro muro” ma esponendo le nostre ragioni nell’esclusivo interesse della gente e dell’ambiente. Ricordo che l’ultimo presidente del Parco a venire sull’isola fu Barbetti, ma oramai sono passati due anni.  Vengano d’inverno i Presidenti a vedere come viviamo al Giglio. Ma vengano anche gli pseudo-ambientalisti che con il sedere sulla poltrona, da Roma o da Firenze, pensano di proporre progetti sbagliati sulla testa della gente.

Le regolamentazioni a mare si possono e si devono fare ma al di fuori delle leggi, oggi troppo rigide e vecchie e non più adeguate alle vere esigenze dell’ambiente insulare.

Sergio Ortelli