Lettere come questa, apparsa ieri su il Corriere di Maremma, sono tristi conferme di un sistema che funziona male. No comment.

Stefano Feri

Da il CORRIERE DI MAREMMA del 19 agosto - TURISMO
Monte Argentario Lettera di un turista sul tema “difficoltà a raggiungere l’Isola del Giglio”. “Passi pagare i parcheggi, ma almeno accettino le banconote”

Dal signor Marcello Vezzaro, turista all’Argentario, riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata al sindaco di Monte Argentario. “Sono da alcuni giorni in vacanza nel suo comune, terra bellissima, direi unica. Questa è la seconda volta che vengo a visitare la zona dell’Argentario e devo ribadire che qui tutto è davvero splendido. Le voglio però segnalare una situazione poco piacevole che ho vissuto, e con me molti turisti che oggi da Porto Santo Stefano volevano raggiungere l'Isola del Giglio. Capisco che il numero di turisti sia inusuale in questo periodo, ma in ogni caso ritengo che hanno gli stessi diritti di quelli che vengono in qualsiasi altro periodo dell'anno. Mi riferisco alla gestione poco attenta del sistema parcheggi per le auto che sostano per diverse ore, di turisti che si imbarcano per l'Isola del Giglio. Oggi (ieri, ndr) era impossibile trovare un parcheggio a pagamento privato, così moltissimi hanno parcheggiato nel vostro ampio e comodo parcheggio vicino al centro, a strisce blu e a pagamento. Il problema non è stato tanto la tariffa ma la difficoltà ad effettuare il pagamento. I parchimetri non accettano monete di carta, e non funzionava nemmeno il lettore di carte credito e bancomat. Lei immagini le difficoltà per recuperare moneta accettata, i bar che non cambiavano moneta, code interminabili davanti ai vostri parchimetri, e soprattutto per molti la conseguente impossibilità di provvedere al pagamento. Come è successo a me, che ho usato le monete disponibili ma che non coprivano il periodo complessivi di sosta, e così al ritorno dall'isola del giglio ho trovato la sorpresa della giusta multa. E come me molti altri turisti. Naturalmente tutti eravamo molto arrabbiati e seccati, e spiace che in una terra così bella non si possa trovare una soluzione più semplice e comoda. Credo che in un periodo così difficile per l'economia in generale, sia una vera fortuna poter avere una terra piena di turisti che aiutano sicuramente al mantenimento di una sicurezza economica per la comunità che Lei rappresenta. Questo vuole essere innanzitutto un suggerimento e poi anche un sfogo, essendo anche io un amministratore pubblico, mi sono sentito veramente a disagio vedere tutti quei turisti davvero molto contrariati. Scusi lo sfogo, vengo da Caldogno in provincia di Vicenza, e vorrei portare nella mia terra solo testimonianze positive di questo vostro magnifico ambiente”.