
Come è consuetudine ogni anno il 30 di novembre, in onore di Sant'Andrea pescatore, vengono ‘strascinati’, per le vie del paese di Giglio Castello, degli oggetti metallici collegati ad una corda (barattoli, pentole, tegami, ecc.); molto rumore prodotto. Una festa principalmente per i bambini/bambine che numerosi hanno partecipato con i genitori. Sono stati effettuati tre percorsi all’interno delle mura e la festa è terminata in piazza Gloriosa sotto la veranda di Emanuele e Stefania con un ricco banchetto di dolci ed altro.
Rivivo con grande gioia questa tradizione che si perde nella notte dei tempi, che anche studiosi illustri della materia non sono addivenuti ad una datazione certa.
L’appuntamento è al prossimo anno.
Argentino Stefanini di Ottavio
Per il giorno di Sant’Andrea (30 nov) . Per me è una sorpresa sapere di questa tradizione e immaginare mio nonno Pietro Bartoli e i suoi fratelli (Pasquale e Francesco “Mestolino”) e sorella, da bambini, strascicare per le viette del castello barattoli, tegami insomma le “stagnatacce” legate ad una corda e fare ancor più chiasso nei vicoli scuri e bui per scacciare gli spiriti cattivi, al fine di propiziare il Natale vicino e le belle stagioni dell’anno successivo… Chi ha pensato (mi pare nel 2005) di ripristinare questa tradizione è meritevole di un grande elogio, ben sapendo l’importanza ed il valore della conservazione di queste usanze. __Tutto questo vale anche per tenere viva la memoria dei nostri Ascendenti Gigliesi, gente semplice, che viveva e si accontentava di quel poco che avevano, ma con quella enorme ricchezza che la natura isolana gli offriva.__ Grazie a tutti anche a loro nome.
Argentino è sempre scintillante nei suoi ricordi.
Durante la recente crocera di novembre, tutti insieme allegramente, proprio tu, Argentino, ci hai fatto rivivere le cose più sane e vere del nostro vivere su un'isola. Ho ancora davanti a me LA COLONNA DEL PARTENONE DOVE DORMIVA IL TU' BABBO IN PRIGIONIA. Questa è storia, altro che le pagine dei libri. Grazie per le foto dove i bimbi sono sempre bimbi e noi siamo sempre noi, col nostro spirito felice e contento. W la stagnataccia.