La Regione potrebbe acquisire la proprietà delle otto navi Toremar per poi affidarne la gestione, tramite una gara pubblica, a una società terza. Per l´assessore ai trasporti Riccardo Conti si tratta di un possibile esito del tavolo convocato da governo e sindacati a settembre per affrontare i problemi dell´intero settore trasporti e in particolare il caso Tirrenia, la compagnia di Stato il cui piano di ristrutturazione prevede la cessione alle Regioni delle quattro società controllate, rispettivamente Siremar (Sicilia), Saremar (Sardegna), Caremar (Campania) e, appunto, Toremar, la compagnia toscana che conta sette traghetti, un aliscafo e 250 dipendenti.

Quella di rilevare la gestione di Toremar è tuttavia un´ipotesi che Conti esclude: «Non pensiamo a costruire società pubbliche con partecipazione regionale che si sostituiscano a Tirrenia, bensì a realizzare provvedimenti di concorrenza per il mercato basati su gare pubbliche che garantiscano anche i servizi minimi. Una cosa è la privatizzazione, altra la liberalizzazione».

Un chiarimento che si è reso necessario ieri dopo la comunicazione, da parte dei sindacati, che, secondo il ministro dei trasporti Altero Matteoli, le Regioni avrebbero «cambiato rotta» e, «superate le iniziali perplessità, dichiarato la loro disponibilità a rilevare le quattro società regionali della capogruppo Tirrenia».

«Nessun cambiamento di rotta», spiega Conti: «Fin da gennaio Toscana, Campania, Sicilia e Sardegna avevano scelto una strada diversa. Noi crediamo che una Regione non abbia le competenze per gestire una compagnia di traghetti, per questo seguiremo la via della concorrenza, ad esempio rilevando la proprietà delle navi e poi, attraverso una bando di gara, affidandone la gestione a terzi».

Dal ministero precisano che «ogni decisione è subordinata a una serie di approfondimenti».