Prima la stangata sui posti barca, poi i venditori di ombra e da ultmo i parcometri (per dirla alla Camilleri, una vera "alzata d'ingegno"!
Manca solo la tassa sul bagno di mare e poi siamo al completo.
Mi rendo conto che di questi tempi tutto fa brodo, ma non vi sembra che i turisti collaborino già a sufficienza a tenere alte le sorti contabili isolane senza doverli vessare con ulteriori , odiosi balzelli?
Mi si risponderà che le aree di sosta a pagamento ci sono in ogni città: è vero, ma appunto per questo perchè scartravetrarci le scatole anche in ferie??
Mi auguro  possa essere un utile spunto per meditare.

Valerio Matarrelli, turista (non per caso ma per scelta)