foto e video Piero Landini Photos
Una nuova poesia di Tonino Ansaldo che ancora una volta sceglie GiglioNews per presentarla ufficialmente ai gigliesi ed agli amanti della nostra isola. Per chi volesse leggere i versi pubblicati negli ultimi anni, può visitare l'apposita pagina LE POESIE DI TONINO ANSALDO.
Oggi il poeta focalizza la sua riflessione su un elemento cardine nello scorrere della quotidianità gigliese, il traghetto, che non è un semplice vettore che garantisce i collegamenti tra l'isola e la terraferma, il "postale", come lo chiamano ancora i nostri vecchi, che non è solo un mezzo, ma un essere vitale, un cordone ombelicale che unisce l'isola al resto del mondo, come un figlio alla madre.
Spesso, durante l'inverno, quando il tempo si fa burrascoso, le onde del mare si gonfiano spinte da Eolo che soffia impetuoso. In quei momenti tra la gente sul porto corre mesta la domanda che tutti si scambiano da generazioni, con speranza e apprensione:
"È partito?"
E subito risuona, come un'eco di sollievo, la risposta:
"Sì, è partito, sì."
Dalla finestra alta nel tepore della sua casa della sua casa Tonino, attraverso un vetro appannato dalla nebbia, lo scorge avanzare, il Postale. È come un'aquila che torna al nido tra le cime in tempesta, o forse, meglio ancora, un delfino, nobile creatura che solca le onde con grazia e forza.
Il poeta lo vede affrontare monti di sale e di fumo, fuori rotta, sfidando i venti: il Grecale, il Maestrale, o l'Ostro avverso. Sempre con la prua alzata, con occhi di ferro e corpo candido, impavido mostro che sfida il mare. La schiuma salata lo avvolge, lo percuote; la prora s'immerge, inghiottita da Poseidone, e la poppa per un attimo scompare poi lentamente riaffiora, vittoriosa.
Come un amico intimo, il Postale porta con sé tutto ciò di cui un'isola ha bisogno per vivere: cibo, lettere, notizie, medicine, speranze. E quando il tempo cattivo, come un demone, lo tiene prigioniero al cavo, un grande disagio cala tra la gente isolana e isolata, privata del suo legame col mondo.
Lo ammira a lungo il poeta, nella sua emozionata riflessione, sulle creste bianche delle onde, fino a quando la sua sagoma in arrivo viene accolta tra le braccia di granito del suo porto rifugio. E allore il cuore si apre e in quel momento il Postale appare davvero per ciò che è: non solo un mezzo, ma un essere vitale, un cordone ombelicale.
Il video e la foto di Piero Landini raccontano per immagini ciò che il poeta sublima con le sue parole. L'elenco dopo la poesia, a cura di Giovanni Andolfi, ci ricorda chi sono stati gli eroici piroscafi, postali e traghetti che hanno solcato i nostri mari a partire dagli anni '20 del secolo scorso.
Il Postale
cordone ombelicale
Sovente
nel verno
mala tempora
sfonda.
E gonfia
d'onda il mar
da Eolo il vento
spinta.
Sicchè
mesta domanda corre
sull'arco di case ...
e lieta
risposta
com'eco suona.
"MA E' PARTITO??"
"SI E' PARTITO SI"
Or
lungi ti miro
traverso
un vetro di nebbia
al tepor di mia alcova.
Com'aquila
torni al nido
su cime in tempesta,
oppur meglio
sei delfino nobile bestia.
Ti miro
su monti di sale
di fumo.
Fuori rotta.
Contro il "Greco",
il "Maestro",
or l'avverso "Ostro",
pur metti il muso
e di ferro gli occhi.
Impavido
candido
mostro.
Lattea s'impatta
spuma salmastra,
t'avvolge, sconquassa.
S'immerge la prora
Poseidon la divora ...
Scompare la poppa
poi lenta riaffiora.
Com'intimo amico
l'intero bisogno porti ...
di vita l'occorrente.
E se al cavo
t'imprigiona
demone gattivo il tempo
assai disagio resta
nell'isolata gente.
Lungi ti miro
e il cuor s'allarga
orchè t'appressi
sopra creste salse mosse
ove il granito scoglio alberga.
Quivi ...
com'aquila al nido
oppur delfin parente
vitale
e paro sei
all'ombelicale corda
d'un essere vivente.
Tonino, gennaio 2025
Piroscafo ARGENTARIO - Anni '20
Piroscafo CONTE MENABREA - Fino al 1930
Piroscafo DINO LEONI - Anni 30/40
Motopeschereccio SABAUDIA - Anni 1944/45
M/Nave VITTORIA - Dal 1948
M/Nave AEGILIUM - Dal 1954
M/Nave RIO MARINA - Prima del 1979
M/Nave AEGILIUM (nuovo) - Dal 1979
M/Nave GIGLIO ESPRESSO
M/Nave GIGLIO ESPRESSO II
M/Nave DIANIUM
M/Nave OCEANIA
M/Nave ISOLA DEL GIGLIO
M/Nave GIUSEPPE RUM
"Un GRAZIE - scrive Tonino - grande come il mare (dove per decenni avete prestato servizio collegando l'isola al continente) a tutti i piroscafi, motonavi, traghetti e SOPRATTUTTO AGLI EQUIPAGGI TUTTI. Un grazie particolare a Giovanni Andolfi per la sua storica e minuziosa lista di tutte le navi che hanno solcato il nostro magico mare."

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