La Croce di Enea

Un gruppo di persone condivisero l’idea di intervenire sul territorio gigliese al fine di migliorarne la presenza e la decenza; oggi vorrei cercare di ricordare tutti i partecipanti, pur sapendo che potrei dimenticarne qualcuno.

Angelo Centurioni, Andrea Stefanini, Angelo Stefanini, Argentino Stefanini, Daniele Modesti, Giovanni Scotto, Luigi Cremona, Silvano Ingrasciotta, Vittorio Stefani senza dimenticare Michele Giammaria che arrivava da Roma.

Colgo l’occasione per riportare alcuni degli interventi effettuati in sintonia con il Sindaco Attilio Brothel e l’assessore Angelo Galeotti amministratori dell'epoca.

- la cappella del cimitero di Giglio Castello, verniciatura del portone e delle finestre; un grazie al falegname Vittorio Arienti.

- la Pubblica all’entrata del paese, taglio arbusti, messa in opera e relativa verniciatura dei due cancelli ed installazione di un faro.

- le lapidi poste all’esterno della sede Comunale, alcune a Giglio Porto e la Meridiana del ‘Trenino’ di Giglio Campese furono restaurate dai nostri amici della provincia di Lucca, addetti alla lavorazione del marmo; come compenso per la loro collaborazione furono ringraziati e saldati con alcuni litri di buon vino dell’Isola.

- Madonnina all’entrata del paese, restauro ed installazione di un faro; un grazie particolare va sia allo scalpellino Angelo Anichini di Rizieri (allora già a riposo) per avere riportato, con la sua paziente opera, i componenti in granito al loro antico splendore che a Marco Medaglini artefice dell’opera muraria.

- Madonnina in cima alla via Vittorio Emanuele, restauro.

- Madonnina delle Grotte, taglio arbusti, ritrovamento e ripristino della croce originaria (quella posta a suo tempo dai minatori della Miniera Franco) ed installazione di un faro solare.

- Madonnina dei Rocconi, taglio arbusti e restauro; di recente una nuova sistemazione un grazie a Guido Cossu.

- Madonnina sopra i Rocconi, posta lungo la mulattiera che da Giglio Castello conduce a Giglio Porto, taglio arbusti.

- Monumento ai caduti in piazza Gloriosa, sostituzione del faro esistente con altri tre donati dal “Bar La Porta”, dal “Bar Il Portico” e dalla “Tabaccheria Stefanini”; un grazie anche alla società S.I.E. ed al dipendente Enrico Centurioni.

- Sostituzione dei pali con lampione per l’illuminazione esterna delle mura di Giglio Castello, un grazie alla società S.I.E. ed al dipendente Enrico Centurioni; in precedenza era stato installato un faro per illuminare la Rocca Pisana dal versante sud.

- Sentiero della Pagana, completa ripulitura ed apertura; venni contattato, perché il parroco don Vittorio voleva effettuare sul sentiero una processione la settimana prima di quella del ‘venerdì Santo’, partendo dalla località ‘Porte’ fino alla sommità in modo da raggiungere la Croce lì presente; ripetuta ogni anno è stata sospesa causa l’arrivo del COVID.

- Spiazzo recuperato all’entrata nord del paese di Giglio Castello, all’esterno dei Lombi in precedenza sosta di auto e motorini. Anche a questa attività contribuì Enrico Centurioni ponendo a disposizione della collettività un tavolo ed alcune panche per la sosta.

- Croce di Enea Emanuelli, il fabbro di via Verdi in Giglio Castello (oggi cantina dell’Azienda Agricola Senti Oh! di Giovanni e Simone Rossi), che fu collocata all’entrata del paese tra il Largo Loredano Baffigi e piazza IV Novembre e la lapide commemorativa riporta

IL POPOLO GIGLIESE
A CRISTO REDENTORE
ANNO MCMXXXIV

L’intervento di restauro del sito avvenne in tempi diversi, il primo fu quello di ancorare la stessa alla roccia adiacente, poi la rimozione di un muretto e della terra posti successivamente con l’idea di creare una fioriera divenuta invece deposito di sterco di gatti, un grazie a Marco Medaglini; successivamente la verniciatura, il restauro della lapide e la intonacatura della base stessa ad opera di Giuseppe Petrillo; un grazie a mio cugino Umberto Stefanini che per conto dell’Associazione Il Castello installò un faro per l’illuminazione.

Potrei proseguire, ma da quanto sopra è evidente quanto è possibile fare con la collaborazione, non tutti partecipavano allo stesso lavoro, ci organizzavamo ma il risultato era comunque del collettivo, il tutto finiva poi in trattoria o nella cantina da Silvano a mangiare i tordi; bei ricordi.

Parlando dei miei ricordi, colgo l’occasione per citare lo scoglio ‘Le Scole’, fu il posto scelto dove il 18 novembre 2007 venne collocata, con cerimonia pubblica, una lastra con l’iscrizione commemorativa ‘i gigliesi’ a Rodolfo Betti detto Maro’, è di questi giorni la morte della moglie Liliana Mugnaini; erano da tempo abituali frequentatori dell’Isola, soggiornavano a Giglio Porto, per l’iniziativa e per le necessarie autorizzazioni un grazie a mio fratello Angelo ed Adamo Mattera.

Il mio pensiero va anche al loro figlio Marco, ufficiale pilota della 46“ aereo brigata di base a Pisa, abbattuto nei cieli della Bosnia col suo aereo insieme a tre suoi colleghi mentre trasportavano generi di prima necessità per quelle popolazioni martoriate dalla guerra il 3 settembre 1992; nel rione Saraceno di Giglio Porto, dove soggiornava da ragazzo con i genitori, a suo tempo era stata posta una targa per rievocare l’evento; al ritorno delle missioni in prossimità dell’Isola, si faceva notare sorvolandola più volte, veniva salutato con lo sventolio di fazzoletti o con semplici movimenti delle mani.

Termino questa carrellata, interpretando il pensiero degli altri volontari, ringraziando nuovamente l'ex Sindaco Attilio Brothel e l’ex assessore Angelo Galeotti. Infine, aggiungo, un mio particolare pensiero per tutte quelle persone non ricordate che in vario modo ci aiutarono a realizzare i nostri progetti.

Argentino Stefanini

croce enea isola del giglio castello giglionews