
Riceviamo e pubblichiamo la relazione che Costa Crociere mette a punto settimanalmente in merito all'andamento dei lavori di recupero del relitto Costa Concordia al largo del porto dell'Isola del Giglio. Il documento contiene la cronostoria delle attività svolte durante la settimana dal 9 al 15 Novembre con tanto di dati tecnici e fotografie delle operazioni di cantieristica.
VISUALIZZA RELAZIONE
Visualizza relazioni precedenti:
- Attività svolte – Isola del Giglio, 01 – 07 settembre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 08 – 14 settembre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 22 – 28 settembre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 29 settembre - 05 ottobre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 06 – 12 ottobre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 13 – 19 ottobre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 20 – 26 ottobre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 27 ottobre – 2 novembre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 3 – 9 novembre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 10 – 16 novembre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 17 – 23 novembre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 24 – 30 novembre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 8 – 14 dicembre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 15 – 21 dicembre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 22 – 28 dicembre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 29 dicembre – 4 gennaio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 5 – 11 gennaio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 12 – 18 gennaio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 19 – 25 gennaio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 26 gennaio – 1 febbraio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 2 – 8 febbraio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 9 – 15 febbraio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 16 – 22 febbraio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 23 febbraio – 1 marzo >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 2 – 8 marzo >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 9 – 15 marzo >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 16 – 22 marzo >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 23 – 29 marzo >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 30 marzo - 5 aprile >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 6 - 12 aprile >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 13 - 19 aprile >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 20 - 26 aprile >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 27 aprile - 3 maggio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 4 - 10 maggio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 11 - 17 maggio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 18 - 24 maggio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 25 - 31 maggio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 1 - 7 giugno >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 8 - 14 giugno >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 15 - 21 giugno >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 22 - 28 giugno >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 29 giugno - 5 luglio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 6 - 12 luglio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 13 - 19 luglio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 20 - 26 luglio >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 27 luglio - 2 agosto >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 3 - 9 agosto >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 10 - 16 agosto >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 17 - 23 agosto >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 24 - 30 agosto >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 31 agosto - 6 settembre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 7 - 13 settembre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 14 - 20 settembre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 21 - 27 settembre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 28 settembre - 4 ottobre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 5 - 11 ottobre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 12 - 18 ottobre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 19 - 25 ottobre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 26 ottobre - 1 novembre >>>
- Attività svolte – Isola del Giglio, 2 - 8 novembre >>>
Non c'era proprio bisogno, scusami Urs , di farci notare che Titanic e Concordia sono state due cose e due casi diversissimi.
Entrambe tragedie del mare ma la prima davvero drammatica e imprevedibile consumatasi oltre 100 anni fa nel mezzo dell'Atlantico con la nave inclinatasi quasi in verticale spezzandosi e affondando in mezzo agli iceberg con mezzi di allarme comunicazione e soccorso ancora rudimentali, la seconda grottesca e tragicomica (con tutto il rispetto delle vittime) ai giorni nostri lungo le coste del Tirreno con la nave che dopo essere stata letteralmente portata a sbattere con l'Isola è ritornata da sola a riva incagliandosi senza inabissarsi nell'era della supertecnologia della sicurezza e del soccorso.
E' ovvio che quando faccio il paragone fra le due esagero ed enfatizzo per dare un po' più di sapore al dibattito sul blog.
Sta di fatto che dopo due anni che la "rimozione del relitto è stata prevista calcolata preparata e controllata" come dici giustamente tu , caro Urs, il grande relitto sta ancora lì dov'è finito senza ancora alcuna certezza sul come il quando e il dove verrà portato via.
Saluti cordialissimi.
Traduzione Goggle: L'Aran è rimorchiatore rimorchio Microperi 30. Queste navi sono ora nel Mare Adriatico dirigevano verso Ortona.
Il Snipe è anche diretto verso Ortona. Lo Snipe è ora di circa 6 miglia nautiche al largo della costa di Anzio.
The tug Aran is towing Microperi 30. These vessels are now in the Adriatic Sea headed toward Ortona.
The Snipe also is headed toward Ortona. The Snipe is now about 6 nautical miles off the coast of Anzio.
Traduzione di Google: Sembra che la lente sul Porto Giglio webcam bisogno di essere pulito.
It seems the lens on the Porto Giglio webcam needs to be cleaned.
Caro Attilio
C’è una differenza capitale tra nostra Concordia e la tua Titanic >>>
Il caso Titanic era un naufragio sorprendente e incontrollabile, oggi il caso Concordia è la rimozione del relitto, previsto, calcolato, preparato e controllato da quasi due anni.
Un secreto, esclusivamente per i tuoi occhi >>>
L’armatore della Titanic era la ‘White Star Lines’.
Nel 1934 la ‘Cunard Lines’ ha ripreso la White Star fallita.
Oggi la Cunard è armatore delle navi da crociera ‘Queen Elizabeth’ e ‘Queen Victoria’ e dell’ultimo transatlantico (d’estate) ‘Queen Mary 2’.
Dal 1998 la Cunard appartiene alla “nostra” Carnival.
Quindi la Concordia e la Titanic sono cugine… molto lontane !
Saluti
Urs
E comunque Giovanni, anche se interessante la foto da te posta alla nostra attenzione di quei circa 30 quadri elettrici di controllo da connettere presumibilmente ai cassoni di zavorra e rigalleggiamento del fianco destro e di sinistro della Concordia , si tratta pur sempre della foto dei contenitori o armadi esterni senza alcuna certezza che siano già corredati all'interno della relativa apparecchiatura elettrica ed elettronica necessaria.
Perché se suddetti quadri fossero già completati anche all'interno allora saremmo di fronte al fatto compiuto di un controllo di tipo standard già deciso nei dettagli a priori senza che sia stata espletata un'approfondita analisi di una situazione ancora in fieri.
Ma non penso affatto che sia questa la situazione reale, ritengo invece che quelli fotografati siano solo gli armadi contenitori esterni e che l'ingegneria effettiva del controllo, data la sua estrema importanza per la buona riuscita finale dell'impresa, debba essere ancora del tutto progettata e realizzata.
Di nuovo saluti.
Nessun dubbio che siano stati predisposti accurati e sofisticati sistemi di controllo differenziale tra i diversi componenti di zavorra, ma il dubbio di fondo rimane sull'effettiva possibilità di esercitarlo con efficacia e precisione questo controllo su una struttura ammalorata deformata imprevedibilmente indebolita in più di una sezione lungo la sua enorme lunghezza e altezza con un sistema di galleggiamento che è nato piuttosto come sistema di applicazione dei martinetti per il primo tiro di raddrizzamento e di smorzamento dell'ingresso in acqua del grande scafo al momento del raddrizzamento.
Si consideri inoltre che suddetto controllo non va effettuato sulle singole coppie lato destro-lato lato-sinistro ma simultaneamente sull'intero complesso dei cassoni a destra e a sinistra a prua e a poppa per assicurare all'intero scafo un calibrato e progressivo distacco dal fondale in perfetto allineamento orizzontale proprio per scongiurare in tal modo, come già detto, un disastroso "effetto Titanic".
Saluti.
[quote name="Urs Klaeger"]...Differenze nelle distanze o nei pesi interni della Concordia sono compensate con spinta differenziale tra le due cassoni...[/quote]A questo penso serva il sistema di controllo dei cassoni, di cui unna foto nell'allegato 4 a pagina 25 dell'ultima [url=http://giglionews.it/images/stories/allegati/rel_sett_osservatorio081213.pdf#page=25]relazione settimanale 30 novembre 6 dicembre[/url].
Concordo pressoché in tutto con te, Urs, e in particolare con la frase finale: "Lo stato attuale dello scafo? Speriamo...".
Saluti cordiali.
[quote name="Attilio Regolo"]...teso a minimizzare i pericoli della dissimetria dei sistemi di galleggiamento lato sinistro-lato destro della nave...[/quote]
No, Attilio, non c’è minimizzazione… il modo dell’attaccatura scafo-cassone semplicemente non influenza una qualunque dissimmetria dell’insieme galleggiando.
L’equilibrio idrostatico del relitto è solamente funzione delle distanze orizzontali tra i baricentri dei volumi di spinta idrostatica dei due cassoni opposti e il baricentro di massa del relitto intero alla sezione relativa (ovviamente con uguale spinta idrostatica dei due cassoni).
Differenze nelle distanze o nei pesi interni della Concordia sono compensate con spinta differenziale tra le due cassoni.
Questo vale per ciascuna coppia babordo/tribordo, altrimenti c’è torsione dello scafo.
Come i cassoni sono bloccati nella posizione voluta, saldati o incatenati, è indifferente.
Il rinvio delle catene sulla murata opposta non cambia il tiro dei cassoni verso il basso dello scafo, è solamente una migliora (e più semplice) introduzione delle forze nella struttura dello scafo.
La statica dello scafo stesso è un altro problema che non riguarda l’equilibrio del relitto, ma la resistenza dell’acciaio dello scafo. Le catene potrebbero indurre tensioni eccessive… ma questo è certamente già calcolato.
L’ascensione del relitto da -30m a -18m è delicata, con svuotamento individuale dei cassoni.
Fortunatamente questo scafo, previsto per le onde oceaniche, è costruito per incassare qualche disparità longitudinale, esempio >>>
Prua e poppa sono sulle creste da due onde e il centro della nave è nel cavo d’onda, o il centro è sulla cresta e le due estremità sono nel cavo.
Lo stato attuale dello scafo? Speriamo…
Saluti
Urs
Ciao Urs, preciso logico e in gran parte condivisibile appare il tuo intervento teso a minimizzare i pericoli della dissimetria dei sistemi di galleggiamento lato sinistro-lato destro della nave, ma non dici nulla sui rischi da me posti in rilievo sulla non più garantita autosostenibilità tra le varie parti del relitto lungo l'asse longitudinale tra la cima della prua e il fondo della poppa nel caso di non perfetto allineamento orizzontale dei 300 mt di nave al momento del distacco dal fondale artificiale dove ora è invece comodamente e uniformente appoggiata nascondendo ogni possibile sua difformità o eventuale infragilimento di qualche sua sezione.
Insomma quello che temo, voglio sperare a torto, è un possibile "effetto Titanic" che si spezzò per perdita di simmetria idrostatico-ponderale quando si inclinò.
Saluti
Caro Attilio
Con le scarse informazioni tecniche a nostra disposizione non è facile ricostruire la progettazione della Titan…
L’estate scorso abbiamo visto il lungo lavoro per saldare i cassoni allo scafo. Penso che per i saldatori fosse molto faticoso nello spazio ridotto tra cassone e murata.
Ripetere tutto questo per i cassoni mancanti, e di più sott’acqua? Allora prendono le catene…
Le catene sono fissate alla murata sinistra e passano sotto la chiglia al cassone del lato destro. Per l’idrostatica le catene fanno parte dello scafo rigido. Quando i due cassoni, babordo e tribordo, hanno la spinta idrostatica uguale, non c’è ribaltamento. Le due forze verticali sono a distanza uguale del centro, all’estero della murata sinistra o destra.
Per compensare eventuali disparità minori, distanze del centro o pesi interni spostati nel naufragio, sono certamente previste riserve di galleggiamento nei cassoni…
Le forze dinamiche sono importanti soprattutto in alta mare, nelle onde e con i movimenti pendolari. I calcoli sono difficilissimi, non esistono programmi per la semi affondata Concordia+Cassoni. Con la Vanguard restiamo nelle acque protette dall’isola…
La maggior parte dello scafo ha sempre una protezione anticorrosione. L’esteriore della murata sinistra era pulito per le saldature, ma la superficie era sempre visibile all’ispezione. Il ginocchio della rotazione ha certamente perduto la protezione esterna, ma i rinforzi per le catene sono già a posto, anche a sinistra. Tuttavia, ogni mese supplementare passato al Giglio diminuisce la resistenza...
Adesso siamo nella parte ingegneristica-artigianale del progetto, errori sono sempre possibili ma improbabili. L’ispezione e i lavori sono possibile babordo e tribordo.
La rotazione era la parte artistica, la novità mondiale.
Saluti
Urs
Micoperi 30 dopo più di un anno di permanenza al Giglio sta tornando alla base di Ortona, dove arriverà il 17 dicembre...
Insomma Urs, quello che voglio ribadire è che ci siamo forse tutti eccessivamente concentrati sulle aspettative emozionali della prima fase del parbuckling=raddrizzamento che se pure con le sue criticità e difficoltà è stato pur sempre essenzialmente un rotolamento parziale dell'enorme pseudocilindro navale su una base uniforme e consolidata e si è forse sottovalutata la difficoltà e imprevedibilità della fase successiva quella del rigalleggiamento di una enorme struttura che nessuno sa bene quali capacità di autosostenimento abbia lungo i suoi sterminati 300 metri di lunghezza dopo tutto quello che gli è successo in questi ultimi due anni.
Saluti.
Caro Urs, potresti avere ragione sul minor danno nella parte bassa dello scafo, anche se non abbiamo informazioni esaurienti, e quindi sulla relativamente agevole possibilità di applicare l'incatenamento dei cassoni, peraltro già pronti a Livorno, sul fianco destro della nave con le catene già predisposte e passanti sotto la chiglia dello scafo.
Ma non è questo il punto.
Quando ho accennato al problema della dissimetria del grande relitto della Concordia poggiato e vincolato sul fondale artificiale non intendevo riferirmi solo ed esclusivamente alla dissimetria della configurazione geometrica e strutturale ma anche in particolare a quella statico-dinamica conseguente ad un diverso sistema di produrre le spinte di galleggiamento sul lato destro(cassoni incatenati) rispetto a quanto già fatto sul lato sinistro(cassoni saldati).
Senza considerare che è già in opera un complesso sistema di vincolo e trattenuta antispostamento e antiribaltamento sul fondale sia naturale che artificiale dell'enorme struttura navale con cui bisognerà fare necessariamente i conti nel corso della operazione di svincolo dal fondo per il galleggiamento e per il successivo sottoinserimento della Vanguard.
Se si aggiunge il fatto che di quel gigantesco corpo subacqueo che è stato fatto rotolare in assetto su base solida e uniforme non se ne conosce affatto la capacità di autosostenersi nelle varie parti componenti dopo anni di deformazioni e stress in fase di sospensione in acqua puoi capire, Urs, i miei timori sulla criticità e effettiva possibilità di portare a termine con esito positivo la seconda e importante parte della rimozione Concordia.
Saluti.
[quote name="Attilio Regolo"]...il fianco riemerso di destra senza grandi falle ma con due grandi avvallamenti da schiacciamento...[/quote]
Caro Attilio
Non conosciamo lo stato della parte tribordo dello scafo, almeno io avevo visto una sola informazione della Titan >>> “I danni sono meno importanti del previsto”!
Questa dichiarazione, che si riferisce a una presupposizione sconosciuta da noi, è inutile...
Estrapolare i danni visibili della sovrastruttura allo scafo invisibile è vietato. Le sovrastrutture non sono previste per forze laterali altre che dinamiche (il rollio nelle onde) o la pressione del vento.
Lo scafo, al contrario, è calcolato per resistere alle forze enormi delle onde, a errori di manovra nei porti, a un contatto con Le Scole (a velocità di manovra !) ecc.
Anche speronata lateralmente da un’altra nave, lo scafo dovrebbe garantire il galleggiamento (almeno in teoria).
Tutti i cassoni mancanti sono pronti a Livorno o altri porti. Non vedo problemi per loro installazione con le catene già pronte sotto la chiglia.
Saluti
Urs
[quote name="Attilio Regolo"]
E "il mare" è rappresentato soprattutto dalla forte dissimmetria che presenta il gigantesco relitto tra il fianco sinistro, quello della grande falla sulla carena, già fornito del suo sistema di galleggiamento secondo la originaria linea progettuale e il fianco riemerso di destra senza grandi falle ma con due grandi avvallamenti da schiacciamento uno verso prua e uno verso poppa.
E penso che i progettisti della T/M avranno ancora delle belle gatte da pelare per riprogettare il sistema di rigalleggiamento di questo fianco destro che sia in grado di esercitare una spinta idrostatica che faccia perfetto equilibrio a quello del fianco sinistro.
Saluti.[/quote]
Non potrebbe bastare saldare a dei punti di forza delle putrelle orizzontali alle quali poi saldare i cassoni? Lo spazio tra cassoni e deformazione potrebbe essere forse riempito con schiume speciali che poi si solidificano?
Daniela Robasto sulla rimozione Concordia non ha alcun dubbio: dopo un parziale e limitato rigalleggiamento del relitto non resterà che affidarlo alla già prenotata Vanguard adattata allo scopo che la porterà ad un porto cantiere di demolizione attrezzato privato in Turchia.
E con questo risponde indirettamente anche al quesito di Zardoni circa la "scaletta" prossima dei lavori nel cantiere al Giglio davanti a Punta Gabbianara
Ma il rigalleggiamento è ancora tutto da riprogettare e realizzare e "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare".
E "il mare" è rappresentato soprattutto dalla forte dissimmetria che presenta il gigantesco relitto tra il fianco sinistro, quello della grande falla sulla carena, già fornito del suo sistema di galleggiamento secondo la originaria linea progettuale e il fianco riemerso di destra senza grandi falle ma con due grandi avvallamenti da schiacciamento uno verso prua e uno verso poppa.
E penso che i progettisti della T/M avranno ancora delle belle gatte da pelare per riprogettare il sistema di rigalleggiamento di questo fianco destro che sia in grado di esercitare una spinta idrostatica che faccia perfetto equilibrio a quello del fianco sinistro.
Saluti.
Micoperi 30 dopo avere recuperato il caccia della seconda guerra mondiale a Portovenere sta tornando verso Porto Santo Stefano. Quel che resta da capire è quale sarà la scaletta dei lavori per la posa dei cassoni sul lato riemerso della nave una volta terminata la messa in sicurezza invernale.
[quote name="Attilio Regolo"]Niente è pacifico in questa mega storia della Concordia.
Fino a ieri si parlava in modo assodato di traino a rimorchio e smantellamento a Piombino.
Oggi si sono completamente rivoltate le carte in tavola con il caricamento tramite Vanguard e lo smantellamento in un porto turco.
Dove stanno le tanto decantate serietà e coerenza contrattuale?
Oggi si decide una cosa e domani se ne può decidere un'altra.
Tutto dipende dagli interessi che si mettono in campo e che prevalgono.
Saluti.[/quote]
E' il primo caso del genere nella storia,che qualcosa possa cambiare in corso d'opera è plausibile. Per di più non si tratta di un capriccio loro, ma della realtà: lì vicino non ci sono porti attrezzati ed hanno capito anche loro che se aspettano la politica, forse i loro nipoti finirebbero il lavoro... quindi mano al portafogli e Vanguard come se piovesse (poi è indubbio che smaltire una nave in turchia costa di meno che in italia come manodopera che come costi della sicurezza, ambientali... Sono privati, quindi il profitto è il loro mantra).
Micoperi 30 è salita fino a La Spezia per fare un recupero gratuito a Portovenere: ecco qua:
http://genova.repubblica.it/cronaca/2013/12/04/news/il_falco_tornato_alla_luce_portovenere_recuperato_il_relitto-72695632/
Vedremo la prossima rotta...
Niente è pacifico in questa mega storia della Concordia.
Fino a ieri si parlava in modo assodato di traino a rimorchio e smantellamento a Piombino.
Oggi si sono completamente rivoltate le carte in tavola con il caricamento tramite Vanguard e lo smantellamento in un porto turco.
Dove stanno le tanto decantate serietà e coerenza contrattuale?
Oggi si decide una cosa e domani se ne può decidere un'altra.
Tutto dipende dagli interessi che si mettono in campo e che prevalgono.
Saluti.
[quote name="Attilio Regolo"]La nave è perfettamente salda e stabilizzata sul fondale tanto è vero che si è pensato di impiantarci anche una grande gru da cantiere.
Ancora non si sa di preciso quale debba o possa essere la sua destinazione finale.
Per completare le opere preliminari al suo rigalleggiamento occorrono, a detta del presidente della Micoperi, ancora 3-4 mesi se tutto filerà liscio a partire dalla primavera dell'anno prossimo e quindi con la forte probabilità di scavallare un'altra intera estate(poco male se la Concordia raddrizzata potesse costituire ancora un'attrazione di curiosità turistica aggiuntiva per il Giglio).
Se poi il rigalleggiamento si riuscisse a spingerlo in modo uniforme per tutta l'estensione della nave oltre il livello minimo previsto di 18-19mt a quel punto, anche se occorresse aspettare altro tempo in attesa dell'approntamento della sede di destinazione, potrebbe rientrare in ballo l'ipotesi del traino a rimorchio ad un porto cantiere vicino come Piombino o Civitavecchia.
Saluti.[/quote]
questa è gente che i contratti li rispetta. per la vanguard hanno già sottoscritto e iniziato i lavori di adeguamento, quindi è impensabile che qualche elemento esterno possa cambiare i piani. La nave non sarà smantellata in italia. Questo oramai è pacifico.
Caro Attilio, so che stavi aspettando la mia risposta e Ti accontento._ Vista la tua confidenza e conseguente linea diretta col presidente della Micoperi potresti chiedergli una cosa a posto mio (modesto ½ Gigliese come sono)._ Considero, come penso tutti i Gigliesi residenti, assai MERITEVOLE la sua dichiarata disponibilità a versare nelle casse del “povero” Comune dell’Isola del Giglio, il guadagno extra che la Sua Azienda conseguirà lavorando sul recupero della Concordia (tolto ovviamente il beneficio d’Impresa che è sacrosanto per chi lavora e paga le tasse).__ Potresti chiedergli ripeto, se Lui può fare qualcosa affinché il definitivo recupero della Concordia avvenga senza quello “scavallamento” della prossima estate 2014, e quindi entro la fine della primavera 2014 ??.__ Conservare la nave così com’è, a “brutta” vista vicino alla Gabbianara, potrà pure piacere a qualche turista (evidentemente assai poco affezionato all’isola) o a qualche altro che ne vede un beneficio economico contingente. _ Dovrai però anche riconoscere quanto sia “evanescente” l’idea che quell’elemento estraneo all’Isola venga considerato come “un'attrazione di curiosità turistica aggiuntiva per il Giglio”, che ne ha ben altre di attrazioni. _ Saluti Illustre Regolo …. E ritorniamo su discussioni di merito più pertinenti, per esempio rispondimi sull’altro Blog collegato all’ultima relazione settimanale pubblicata .
La nave è perfettamente salda e stabilizzata sul fondale tanto è vero che si è pensato di impiantarci anche una grande gru da cantiere.
Ancora non si sa di preciso quale debba o possa essere la sua destinazione finale.
Per completare le opere preliminari al suo rigalleggiamento occorrono, a detta del presidente della Micoperi, ancora 3-4 mesi se tutto filerà liscio a partire dalla primavera dell'anno prossimo e quindi con la forte probabilità di scavallare un'altra intera estate(poco male se la Concordia raddrizzata potesse costituire ancora un'attrazione di curiosità turistica aggiuntiva per il Giglio).
Se poi il rigalleggiamento si riuscisse a spingerlo in modo uniforme per tutta l'estensione della nave oltre il livello minimo previsto di 18-19mt a quel punto, anche se occorresse aspettare altro tempo in attesa dell'approntamento della sede di destinazione, potrebbe rientrare in ballo l'ipotesi del traino a rimorchio ad un porto cantiere vicino come Piombino o Civitavecchia.
Saluti.
[quote name="Redazione GiglioNews"]Nessuno sfondamento di ponti. La base di quella gru è stata posizionata all'interno della nave dall'apertura alta dove prima c'erano le grandi vetrate. Quella zona era già di per se profonda (un paio di ponti) perché ospitava le piscine interne che guardavano il cielo da quelle vetrate scorrevoli.
La gru, a detta degli operai che ci lavorano, sostituisce e velocizza il lavoro di movimentazione del materiale (prima operato tramite Micoperi 30) e permette di lavorare anche in giornate in cui la grande chiatta avrebbe dovuto spostarsi per via delle condizioni meteo.[/quote]
In effetti Micoperi 30 è in rotta per La Spezia con il rimorchiatore Buccaneer (e non il solito Snipe): in questa fase dei lavori probabilmente non vi è necessità di sollevamenti pesanti e preferiscono operare con la gru da cantiere. Micoperi 30 le altre volte che aveva lasciato il Giglio si era portato a Piombino e non era mai salito fino a La Spezia: forse passerà lì un po' di tempo. Non credo venga smobilitato perchè altrimenti sarebbe rientrato su Ortona, base di Micoperi. Sarebbe però interessante che Costa e T/M facciano sapere il programma dei lavori non appena terminata la preparazione all'inverno.
[quote name="Pietro Rinaldi"]...sarà una cinquantina di metri?[/quote]Dr. Rinaldi, mi rendo conto che i [url=https://www.youtube.com/watch?v=VdAZ9DTjUiE#t=049]video offrono pochi dettagli[/url], perche YouTube li pubblica in formato compresso. Una stima piu' precisa [url=http://bit.ly/Iux9PK]da questa foto[/url], facendo le proporzioni con la larghezza della nave, darebbe 55 m di estensione massima del braccio della gru.
Collegamenti separati, in caso quelli nel corpo del messaggio non funzionassero:
https://www.youtube.com/watch?v=VdAZ9DTjUiE#t=049
http://bit.ly/Iux9PK
Nessuno sfondamento di ponti. La base di quella gru è stata posizionata all'interno della nave dall'apertura alta dove prima c'erano le grandi vetrate. Quella zona era già di per se profonda (un paio di ponti) perché ospitava le piscine interne che guardavano il cielo da quelle vetrate scorrevoli.
La gru, a detta degli operai che ci lavorano, sostituisce e velocizza il lavoro di movimentazione del materiale (prima operato tramite Micoperi 30) e permette di lavorare anche in giornate in cui la grande chiatta avrebbe dovuto spostarsi per via delle condizioni meteo.
All’anima del bigo, quella è veramente una gru a torre da cantiere (come ha detto Zardoni) e con un braccio veramente lungo, sarà una cinquantina di metri ?__ Non guardo spesso le webcam, ma per fare la fondazione di quella gru li avranno sfondati un paio di ponti ?__ E questo solo per spostare in basso, sulle navi o sui pontoni, delle “suppellettili” ?? Ho telefonato a qualche parente e amico che ho all’Isola e nemmeno lui ha ancora capito che cosa stanno facendo su quella parte emersa della Concordia.
Caro URS, potresti aver piena ragione solo se avessi visto in dettaglio come sta la situazione dei fondali la sotto ma, siccome immagini e riprese dei fondali non sono mostrate e, credo di essere anche un po’ esperto di cantieri …., per “pulire” la sotto ci sarà da lavorare per almeno un altro anno a Concordia rimossa… Ho parlato di grout bags (come esempio) e non mi riferivo a quelli sui quali è appoggiata la chiglia della Concordia (ammesso che questo sia accaduto veramente), ma su quella “miriade” che, a mio modesto avviso, saranno rimasti a non svolgere alcuna funzione “statica” dopo il parbuckling.__ Guarda cosa mostrano sul sito, alla voce immagini subacqueee (underwater images). !!!__ E’ veramente “risibile” !!!
http://www.theparbucklingproject.com/multimedia_detail.php?eid=UEQCEwdeA2w%3D&cat=ambiente&type=images
Illustre Attilio a questo punto le informazioni che risultano “ufficiosamente” e senza comunicati ufficiali, sarebbe bene lasciarle da parte, specialmente quelle sui costi sostenuti e/o ancora da sostenere.__ Conservo a memoria le prescrizioni contrattuali che furono pubblicate, su queste pagine, in fase di affidamento dell’appalto alla T/M.__ La nave doveva essere recuperata e portata via per intero e l’Ambiente, che forse sarebbe meglio immedesimarlo nei fondali interessati dalle opere propedeutiche e finalizzate al recupero della Concordia “perfettamente ripristinato”.__ Sbaglio ??? E, su questo argomento direi "sensibile" anche la redazione potrebbe intervenire.
@Pietro
I materassi di cimento sono sempre indispensabili, insieme con le strutture tubulari fanno il falso fondale. Solamente il lato sinistro della Concordia riposa sulla costruzione metallica, il lato destro sui materassi.
Lo schema semplificato >>> [quote]http://www.theparbucklingproject.com/page.php?page=progetto[/quote]
@Attilio
Normalmente un contratto “rimozione del relitto” è o a prezzo fisso o solamente la riuscita è pagata (‘no cure, no pay’).
Per l’operatore la rimozione della Concordia era tropo costoso per una speculazione “tutto o niente” e tropo sperimentale per un prezzo fisso, allora c’è un prezzo minimale senza limitazione massimale (ma delimitato della ragione tecnologica).
Lì assicuratori non erano soddisfatti, ma un’altra soluzione non c’era...
Saluti
Urs
[quote name="Pietro Rinaldi"]__ In effetti la Gru assomiglia più ad un Bigo di quelli normalmente montati sui ponti delle navi commerciali anche se, su 300 metri di lunghezza, la sua funzione deve essere affiancata da molta manodopera.__ [/quote]
Più che un bigo a me pare una "banale" gru da cantiere edile...
Pietro, sei un uomo intelligente ed esperto e sei particolarmente interessato a che quell'immane problema che è stato scaraventato con la Concordia davanti alla tua e nostra amata Isola venga risolto nel più breve tempo possibile e al meglio, idealmente senza lasciare pesanti tracce dell'accaduto.
Ma è bene che tu abbia costantemente presente la situazione reale: è stato già speso da Costa-Carnival un grande patrimonio di risorse umane strumentali e finanziarie per cercare di porre perlomeno un primo rimedio, con il raddrizzamento e la stabilizzazione sul fondale artificiale della grande ex-nave, all'aspetto più eclatante e drammatico di quella sciagura.
Ora i soldi sono praticamente finiti, perché a quanto risulta tutti e 500 i milioni di dollari messi a disposizione dalle assicurazioni per la gigantesca operazione se ne sono ormai andati.
E per completare suddetta operazione occorrerebbero invece, ad occhio e croce, perlomeno altri 200 milioni di dollari.
Dove pensi che li possa reperire tutti questi soldi che mancano Costa Crociere?
Dai retta a me, c'è da aspettarsi di tutto d'ora in avanti ed è bene non farsi soverchie illusioni.
Saluti cordiali.
Bene Maurizio, quindi la funzione di Consulenti su questi blogs di Giglionews si andrebbe definitivamente chiarendo.__ In effetti la Gru assomiglia più ad un Bigo di quelli normalmente montati sui ponti delle navi commerciali anche se, su 300 metri di lunghezza, la sua funzione deve essere affiancata da molta manodopera.__ Leggo sull’ultima relazione settimanale che le Presenze (al 22 novembre) sono di un Totale di 299 persone coinvolte nel progetto attualmente all’Isola del Giglio, a fronte delle 395 dichiarate nella precedente relazione, ovvero circa 100 lavoratori in meno di cui 75 operanti a bordo di mezzi navali.__ Comunque con una forza lavoro di 300 anime ce ne sarebbe da fare, potrebbero per esempio anche cominciare a rimuovere dal fondale qualche materasso pieno di cemento (grout bags) che non svolge funzioni effettive, da quelle migliaia che hanno messo in opera.
[quote name="Maurizio Scholl"]
PS: Complimenti sempre ad URS. La gru messa sulla concordia non può che servire a movimentare piccoli carichi. Faranno un po' di pulizie nella parte emersa.[/quote]
In realtà le pulizie della parte emersa risulterebbero già fatte nelle relazioni precedenti tramite il Vincenzo Cosentino, da quel che ricordo...
Ho la presunzione di pensare che qualcuno ci legga senza intervenire direttamente. Oggi il TG ha trasmesso un servizio dal Giglio. Nonostante la prima notizia fosse la decadenza di SB da senatore.
Il lavoro sulla Concordia continua e continuerà, anche se su ritmi ridotti. Nulla di spettacolare...pulizia dei ponti asciutti, monitoraggio, recupero casseforti (forse).
Ho la presunzione di credere che questo topic a qualcosa serva. Appena si alza una voce troppo forte qualcuno risponde..magari su un altro canale ma risponde.
PS: Complimenti sempre ad URS. La gru messa sulla concordia non può che servire a movimentare piccoli carichi. Faranno un po' di pulizie nella parte emersa.
Pietro, ho detto che "se fosse vero" quello che ha ipotizzato Maurizio Petroni (ma penso sia solo un'ipotesi teorica non suffragata da fatti concreti)saremmo di fronte ad un inaccettabile modo di operare da parte di Costa-T/M che deciderebbe cose gravi e importanti come un parziale smantellamento della nave in loco per alleggerirla fuori totalmente dalla linea progettuale originaria e senza il minimo di preventiva comunicazione pubblica.
Ed è per le considerazioni suddette che non credo affatto all'ipotesi Petroni.
Oltre tutto lo sconquasso provocato da un'operazione di smantellamento davanti al Giglio non apporterebbe grande utilità, perché sarebbe smantellata la parte più leggera dell'intera imbarcazione con un guadagno modesto in termini di galleggimento.
Penso invece che la strada maestra è continuare coerentemente a progettare un adeguata volumetria di cassoni metallici di controzavorramento e galleggiamento da applicare sul fianco destro della nave nonostante le deformazioni ivi presenti e verificare a posteriori l'effettivo pescaggio conseguito cosa che al momento anche con le procedure di stima più precise disponibili non è determinabile a priori con sufficiente certezza.
Dopodiché, in base al galleggiamento reale ottenuto andranno prese le decisioni ultime e definitive per completare l'operazione di rimozione.
Saluti.
Non mi ricordo, dove era scritto, ma era previsto rimuovere tutti oggetti e strutture che poterebbero cadere da solo dei parti distrutti del fianco destro, per la sicurezza dei lavoratori.
La gru di cantiere edile è perfetta per rimuovere balconi, finestre o altre strutture e il contenuto delle cabine o altri locali. E più veloce delle gru-pontone, più precisa (non è galleggiante) e può facilmente sollevare questi pesi ridotti.
Relativa alla rimozione totale delle sovrastrutture >
La premessa dell’autorità per la rimozione era: Nessuna demolizione della Concordia al Giglio, anche parziale. Gli assicuratori erano furiosi, almeno un raddoppio del prezzo…
Una rimozione dei ponti passeggeri oggi, al Giglio, dopo la rotazione, dopo centinaia di milioni? L’Italia non farà bella figura…
Saluti
Urs
Percepisco una certa difficoltà nel comprendere la situazione di fatto :__ Regolo sottolinea “malinconicamente” e con un certo pessimismo quello che sta succedendo, con l’unica informazione proveniente dalla visione della web-cam, preconizza un parziale smantellamento dei ponti alti della nave.__ Pepe invece ritiene che ci si stia preparando per portar via solo un po’ di rifiuti, avvantaggiandosi per un futuro ritorno della Concordia alla gloria dei mari.__ Caro Pepe, oggi mi sento di dovertelo dire, si, per me sei un Grandissimo Sognatore e mi debbo allineare ( non lo faccio spesso) con le osservazioni di Attilio Regolo. _ Inoltre l’osservazione che non abbiano fatto dei danni aggiuntivi sulla Concordia è “molto azzardata”, essendo sotto gli occhi di tutti che hanno costruito (per lo più saldato) un’altra nave di ferro intorno alla nave Concordia.
[quote name="Pietro Rinaldi"]...indirizzo ai Dirigenti T/M e non solo, incaricati della comunicazione.[/quote]dr. Rinaldi se volesse indirizzarsi al personale T/M addetto alla comunicazione, potrebbe provare a contattare gli addetti alla comunicazione nel comunicato stampa del parbuckling (sono della Burson-Marsteller, ma lei può sempre provare).
A proposito di dati cassoni, il comunicato stampa elenca i seguenti valori per i cassoni attualmente installati: 7 cassoni da 2.400 T 4 cassoni da 3.600 T, blister da 4.500 T. I valori dovrebbero essere alleggiamento al netto del peso. Se si raddoppia sull'altra fiancata, il totale, e' 66.900 T. E questo senza includere i cassoni P1, P2, P14 e P15. Rifacendo il calcolo alla linea dei 15 m (necessaria per salire sulla Dockwise Vanguard), a meno di errori di calcolo ottengo quasi 39.000 T. Quindi se il peso a secco e' 44.000 o 45.000 T, lo snellimento deve essere di 5.000-6.000 T.
Quella della gru è in effetti una novità dato che non era mai stata prevista. Micoperi 30 è andata solo in rada a Santo Stefano. Avete notato che la griglia delle operazioni previste al termine della relazione settimanale adesso riporta anche una colonna in italiano?
Boh! L'ultima relazione è un po' scarna. Hanno da fissare una ultima gomena a prua.
Credo che per i prossimi tre mesi non avremo nessuna novità. E nessuno sprecherà una parola di aggiornamento. Tecnicamente non è la M/T a doverci informare ma la Costa Crociere (leggi Carnival).
Nick Sloane ha già detto che il clima invernale del Giglio non fa' per lui.
Aspettiamo i primi tepori della prossima primavera. Forse per il 2015 ce la faremo :sad:
Bene, con quella gru potranno iniziare i lavori propedeutici al ripristino di Concordia. La rimozione di tutto quanto a bordo dovrà essere sostituito è un modo intelligente di ottimizzare i tempi, evitando che i mesi invernali siano solo mesi persi.
Ovviamente la rimozione di parti non strutturali alleggerirà Concordia, e non di poco, pensiamo a quante sedie, tavoli, letti, materassi coperte ecc. ci sono a bordo (per quasi 5000 posti), sono centinaia di ton in meno che renderanno possibile caricare Concordia sulla Vanguard.
Quando Concordia arriverà in cantiere questa parte di lavoro sarà in meno da fare e questo avvantaggia l'avvio del ripristino.
Concordia potrebbe così riprendere il mare a inizio 2016, 4 anni dopo l'improvvido incaglio al Giglio.
Sognatore ? Mah, spiegatemi allora perché in tutti questi mesi si sono preoccupati che ogni lavoro non procurasse ulteriori danni alle parti vitali di Concordia, come si evince leggendo le relazioni e i comunicati stampa.
Per proseguire il discorso vi faccio notare che anche il sito dell'Osservatorio
http://www.regione.toscana.it/-/osservatorio-costa-concordia
ormai non pubblica più le relazioni settimanali, ferme alla settimana del 2-8 novembre.
GiglioNews e questo Forum si confermano quindi un punto di riferimento per l'aggiornamento sull'andamento dei lavori, sperando che non sia impedita in qualche modo un'auspicabile documentazione fotografica del cantiere.
Ecco, se davvero fossimo di fronte, come prospettato da Petroni, all'intenzione di un intervento di parziale smantellamento dei ponti superiori fuori acqua della nave per alleggerirla, sarebbe la dimostrazione che tutte le buone intenzioni iniziali(il recupero tutto insieme e tutto intero della nave, il traino o il caricamento su nave subacquea sempre tutta intera e tutta insieme della nave ad un porto vicino o lontano, etc, etc,) per rispettare il massimo possibile l'ambiente del "santuario dei cetacei", stanno per andare a farsi benedire.
Ebbene, ammettere che ci si sia imbattuti in quel cantiere e per quella mastodontica e criticissima operazione di recupero e rimozione in difficoltà gravi e difficilmente prevedibili, sarebbe un'ammissione di parziale sconfitta e inadempienza ma comunque comprensibile sia sul piano umano che tecnico-operativo ed economico.
Il fatto è che niente invece trapela di ufficialmente e pubblicamente certo, se non cercando di captare con le torce con il binocolo o con qualche piccola web-cam da lontano, su quanto starebbe realmente accadendo o si sta decidendo in quel cantiere alle spalle del Giglio dei Gigliesi e dell'intera Maremma.
Saluti.
Oggi, 26 Novembre, la Micoperi30 sembra abbandonare il Giglio navigando verso Nord, dopo aver installato una gru sul ponte più alto della Concordia che sembra trasformato in un cantiere (per la demolizione parziale del relitto?). Posso chiedere alla redazione di GiglioNews di pubblicare qualche foto ravvicinata del "cantiere"? Sarebbero utili anche perché non solo il sito ufficiale
http://www.theparbucklingproject.com
ma anche le relazioni settimanali vengono aggiornate dalla Costa con molto ritardo.
Grazie per l'attenzione.
Caro Pietro, io non sarei così sicuro che alla T/M sappiano perfettamente cosa fare.
Lo dimostra innanzitutto il fatto che il progetto originario ha subito nette modifiche in corso d'opera a cominciare dal numero e dimensione dei cassoni di zavorra e galleggiamento e soprattutto dal fatto che era stato programmato per mesi il traino della Concordia dopo il parziale galleggiamento e oggi si parla di caricamento tramite Vanguard.
Si pensi anche alla notevole sorpresa di aver trovato inaspettatamente agevole il parbuckling, come ribadito già da chi scrive e da altri come ad esempio da Ciriani su questo blog-forum, altra dimostrazione chiara di totale incertezza di conoscenze e dati progettuali di base specialmente sullo stato effettivo della fiancata sommersa di destra.
Pertanto ritengo che lo staff T/M legga attentamente e senza alcuna supponenza il dibattito che si è acceso su GiglioNews sull'argomento e se c'è da prendere qualche idea o suggerimento anche di carattere operativo che male ci sarebbe, anzi.
Considera inoltre, Pietro, che l'assoluta incertezza di fondamentali parametri di base quale appunto il peso attuale effettivo del relitto incide molto sulla fase del galleggiamento parziale finale e che non è ingegneristicamente ed economicamente concepibile che da qualche metro in più o meno del pescaggio finale che si potrà ottenere per la nave dipenda fortemente sia la natura dell'intervento tecnologico operativo che la riuscita o meno dell'intera operazione.
Per cui, Pietro, molto si dovrà ancora pensare e fare in quel cantiere ed è bene che il dibattito su Giglionews continui il più serrato possibile.
saluti.
Aggiungo che, quando Ciriani osserva come “ con le nostre discussioni siamo abbastanza a terra in quanto a contributi tecnici, per mancanza di dati, e di comprensione del problema.” , si associa alle mie continue sollecitazioni che, in modo chiaro o in altro ironico, indirizzo ai Dirigenti T/M e non solo, incaricati della comunicazione.__ In pratica la risposta (che non arriva) sottotace, sempre a mio modesto avviso, una posizione che interpreto così: “discutete, discutete, scambiatevi interpretazioni tecniche, dalle quali magari può scaturire anche qualche buona idea, TANTO NOI GIA’ SAPPIAMO COSA FARE e non vi informiamo nel merito, sul come e quando.__ Questa posizione mi fa tanto pensare ad Alberto Sordi quando diceva Io sono Io e Voi ……….!!!
Ciao Pietro
OK… ma io vivo 600 km a NNW della Costa Concordia, dietro le Alpi.
Nella regione parliamo il dialetto alemanno-tedesco della Svizzera... e URS non è un’abbreviazione, ma il mio nome ufficiale (c’è anche un Santo locale, Sant’Urso in italiano).
Saluti
Urs
Per Ciriani: ho già detto che i titoli è meglio non metterli perché spesso si sbaglia._ Provi a chiarire meglio il concetto che vuole esprimere … mi pare un po’ “sacrificato”._ Proprio nel mio commento ultimo mi rivolgo ancora una volta, e non tanto scherzosamente, ai dirigenti della T/M, affinchè intervengano finalmente a portare dei dati reali nella discussione, anziché far fare libere esercitazioni ed interpretazioni agli interlocutori del Blog-Forum (che dir si voglia).__ Alcune battute sdrammatizzano il confronto …. Ma hanno anche dei contenuti , se qualcuno non li capisce non è un dramma.
Giovanni, il peso dei cassoni l'ho dedotto, sempre indicativamente, da alcuni inserti internet del recente passato digitando proprio "peso cassoni Concordia" e che hanno fornito 500 tonn. per i cassoni più alti di 30 mt (larghi 10-11 mt e profondi 10-11 mt) e 390 tonn per quelli più bassi di 20 mt (stessa larghezza e profondità) e da tali dati ho dedotto un parametro medio indicativo di 0.17 tonn/mc di cassone di qualsiasi forma o dimensione.
Il resto viene da se.
Saluti.
[quote name="Attilio Regolo"]... vanno aggiunte le circa 10-12.000 T dei cassoni e annessi ...
quelle 40.000 T cui ti sei riferito tu mi sembra un dato di partenza piuttosto sottostimato...[/quote]Attilio, come ho premesso, sto facendo il percorso contrario, per capire quale deve essere il peso della nave per arrivare ad un livello di immersione sufficiente per caricarla sulla Dockwise Vanguard. Come avevo segnalato nel video di sabato e' iniziata l'installazione di una gru sulla nave Costa Concordia. Un'ipotesi è che la gru venga usata per alleggerire la nave fino al punto da rendere possibile il galleggiamento a 15 m. Domanda per affinare le stime: da che sorgente viene la stima delle 10-12.000 T del peso cassoni?
Altro pensiero, che va a braccetto con l'alleggerimento, e' che la modifica della Dockwise Vanguard nei cantieri HHI non abbia a che fare con l'aumento della profondità del ponte, ma solo con il collocamento dei tre ponti che Dockwise chiama movable casings: vedere a 30" dell'animazione [i]Discover the Dockwise Vanguard[/i] http://www.dockwise.com/page/animations.html[quote name="Pietro Rinaldi"]... ma non stiamo dando [i]gratuitamente[/i] troppe consulenze tecniche agli esperti della T/M e forse anche al Commissario Gabrielli?[/quote]Dr. Rinaldi, ammetto che faccio fatica a capire i suoi interventi (sono in buona compagnia), forse traviso il suo commento. Ma nelle nostre discussioni siamo abbastanza a terra in quanto a contributi tecnici, per mancanza di dati, e di comprensione del problema. Dubito quindi che alcuno in grado di influenzare le scelte di progetto prenda da conto le opinioni e idee che ci scambiamo in questo forum. Ma a parte ciò, ho avuto l'impressione che Lei non voglia condividere, con i responsabili della buona riuscita del progetto, idee che Lei ritiene migliori.
E comunque ,Giovanni, c'è qualcosa nel tuo ragionamento che non riesco a spiegarmi.
Tu ipotizzi in 40.000 tonn. il peso di riferimento per i tuoi calcoli sul pescaggio della nave ma conoscendo la tua meticolosità e prudenza, dimostrata nei numerosi tuoi interventi nei post di GiglioNews sull'argomento Concordia, mi chiedo come sia possibile che tu abbia trascurato il peso dei cassoni già installati sul fianco sinistro.
A meno che nelle 40.000 tonn. tu abbia implicitamente compreso anche i cassoni.
Ma in questo caso bisognerebbe ipotizzare il peso della nave a secco in circa 35.000 tonn., ben 10.000 tonn. in meno rispetto ai dati ufficiali!
Come lo spiegheresti?
Saluti.
Giovanni, purtroppo è proprio il peso di base di riferimento della nave che costituisce una grande incognita iniziale, così come io stesso avevo cercato di porre in evidenza in altri post sorpreso come te e gli stessi operatori T/M della relativa facilità con cui era stato possibile effettuare il parbuckling.
D'altra parte non dimentichiamo che a tale peso portano un contributo piuttosto consistente gli stessi cassoni compreso l'armamnetario per sostenerli e che il dato ufficiaae sono le 45.000 tonn. a secco della nave dichiarate dalla Costa Crociere nelle specifiche tecniche di base alle quali quindi vanno aggiunte le circa 10-12.000 tonn. dei cassoni e annessi e come vedi ci si avvicina ragionando prudenzialmente per eccesso a quelle 60.000 tonn. da me prese come riferimento iniziale per la mia stima approssimata.
E francamente quelle 40.000 tonn. cui ti sei riferito tu mi sembra un dato di partenza piuttosto sottostimato a meno che non si voglia ipotizzare che la nave a secco e senza fumaiolo e carico pesi davvero meno di 40.000 tonn. e con i cassoni già presenti e quelli da installare sul lato destro si arrivi si e no a 50.000 tonn e allora l'ipotesi che fai tu potrebbe essere più plausibile.
Saluti.
Ciao URS e buonanotte, visto che quando noi in Italia ci svegliamo, Voi in USA andate a dormire.__ Quando ieri mattina avevo scritto: chissà cosa ne pensa URS con quelle modeste osservazioni inserite, Tu invece le avevi già commentate.__ Certo che, se ci fosse qualcuno della T/M che ogni tanto ci desse qualche informazione reale, .... di quelle che NON METTONO NELLE RELAZIONI SETTIMANALI, sarebbe cosa buona e giusta !!! Parlare al vento ogni tanto si ottengono delle risposte .... uuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
[quote name="Pietro Rinaldi"]Intanto, ad ogni buon fine vi inserisco un altro paio di link….. Sono simili ai quali URS ci aveva indirizzato, a proposito ma Lui, cosa ne pensa ???[/quote]
Questa sentenza e tropo complicata per me. Sono il destinatario?
[quote]Mi chiedo : ma non stiamo dando “gratuitamente” troppe consulenze tecniche agli esperti della T/M e forse anche al Commissario Gabrielli ?? [/quote]
La nostra consulenza gratuita è la proprietà intellettuale da GiglioNews.
Nel caso molto improbabile dell’invenzione utile, quella è a favore della popolazione Gigliese.
Sarà ringraziata alla redazione con un catalogo dalla Costa Crociere, una notte sulla Micoperi30 dalla Micoperi, una cartolina da Miami dalla Titan e la medaglia di legno dal Commissario.
Saluti
Urs
[quote name="Attilio Regolo"]...sollevamento si fermerà per la riduzione della spinta fino a 60.000 T circa (equivalente al peso della nave +cassoni)[/quote]Attilio, forse la discrepanza sta nel peso nave da considerare. Tu usi 60.000 T, mentre io suppongo sia di meno. Come abbiamo visto nella fase di Parbuckling le forze reali esercitate dai martinetti erano molto più basse di quelle imputabili a un peso da sollevare di 60.000 T; le forze dei martinetti erano congruenti con un peso da sollevare attorno alle 40.000 T. Per cui io fatto una stima facendo il percorso inverso.
Sapendo che il ponte della Dockwise Vanguard scende a 16 m di profondità, che spinta danno i cassoni quando sono immersi soli per 15 m? Immagino cioè di avere 1 m di sicurezza durante la manovra. Ho misurato la superficie laterale dei cassoni al di sotto della linea dei 15 m, come in figura http://bit.ly/18Alx7Y ottenendo una superficie totale di circa 2.000 m2 per i cassoni da P3 a P13. Con uno spessore di 10 m dei cassoni, ciò vuol dire 20.000 T circa per fiancata, senza contare ne blister ne P1, ne P2, ne P14 e ne P15. Raddoppiando per l'altra fiancata, ed aggiungendo le 4.000 T di galleggiamento dichiarate del blister otteniamo 44.000 T circa. Può darsi quindi che siano sufficienti i cassoni attuali senza dover installare i cassoni di prua e poppa, che forse erano stati pensati solo per avere margine e stabilita' di navigazione.
Giovanni, basta guardare la planimetria del sistema dei cassoni sul fianco sinistro della Concordia come rappresentata su GiglioNews nelle relazioni settimanali dei lavori T/M fino al parbuckling del 16/9/2013 per rendersi conto che indicativamente e prendendo come base dati le dimensioni dei cassoni più grandi, il P6 e il P10, il volume complessivo immerso utile per la spinta idrostatica a fine lavori e a cassoni ultimati sarà di circa 75.000 mc per una spinta di circa 75.000 tonn. più che sufficiente per smuovere agevolmenteverso l'alto l'intero complesso nave+cassoni per circa 11-12 mt fino al punto in cui il movimento di sollevamento si fermerà per la riduzione della spinta fino a 60.000 tonn. circa (equivalente al peso della nave +cassoni) a causa della riemersione, come giustamente osservato anche da Urs Klaeger, oltre che della sommità dei cassoni più alti P6 e P10, anche della sommità per circa 2-3 mt della fila di cassoni più bassi (5.000 tonn. circa di perdita di spinta per ogni mt di riemersione )
Ecco allora che si porrà un problema di compatibilità subacquea tra la quota di pescaggio della Concordia (18-19 mt) e quella operativa attuale della Vanguard (15-16 mt).
Saluti.
[quote name="Attilio Regolo"]... un tentativo di stima noi l'abbiamo fatto ma lui, Ciriani, l'ha fatto?[/quote]Si Attilio ho fatto una stima, arrivando a valori diversi, per cui volevo capire i dati che hai utilizzato tu per carpire da dove viene la discrepanza.
Pietro ciao
Io a calcolare ho qualche difficoltà, con me potete discutere di navigazione, di vita di mare, di navi di barche dato che ne discuto da quando mio padre, ufficiale di marina, mi portava nei porti o nelle marine a passeggiare, possiamo anche discutere di assicurazioni, sono broker, ma per i conti, nella discussione con Ermanno, avevo sfruttato mio figlio che ora ha felicemente concluso, cum laude, il suo percorso di ingegneria aereospaziale a Padova ma è ancora impegnato nell'esame di stato. Dopo, forse, riuscirò a sfruttarne le competenze ma lui è sempre stato dell'idea che l'unico modo era quello "pesante" attualmente in corso, se non addirittura la demolizione in loco, per le poltruse o altri sistemi gonfiabili ha sempre considerato la cosa complessa e con rischi maggiori per problematiche legate alla situazione Concordia.
Relativamente a quello che dice Attilio che i cassoni pesano non fa altro che contraddirsi perchè pesano ancor dipiù quelli sulle fiancate quando emergono, sotto si creerebbe uno spazio di 10 metri e anche se ci metti cassoni alti 9 metri, per poterli infilare con facilità, larghi una cinquantina di metri, altro che spinta!!!Penso io he !!! Ma ditemelo voi, Ad occhio e croce potrebbero sollevare Concordia con tutti e cassoni, vuoti, fuori dall'acqua.
Se non vado errato la Concordia pescava, in linea, circa 8 metri con volumi ridotti a prua e poppa; con 9 metri, in forma di parallelepipedi, per i 300 metri di lunghezza, altro che sollevare la Concordia.
Ti sembra Attilio? Oppure devo chiedere aiuto ad Ermanno che ci snobba da troppo tempo
Saluti a tutti
Bene Franco Pepe, hai centrato subito il punto di collocazione di quei siluri pneumaticamente gonfiabili._ Certamente l’avranno pensato anche i tecnici della T/M e ci sarà qualche ragione sul perché abbiano deciso, almeno fino ad oggi, di trascurare questa “integrazione” di spinta verso l’alto che potrebbe diventare necessaria alla causa del caricamento sulla Vanguard._ Mi chiedo : ma non stiamo dando “gratuitamente” troppe consulenze tecniche agli esperti della T/M e forse anche al Commissario Gabrielli ?? __A Paolo Poli un invito, per la sua dimostrata passione sui calcoli, a valutare un attimo l’uso di quei siluri di gomma (li costruiscono anche i cinesi, costano poco e si montano (sgonfi) in un “relativamente” breve tempo.__ Intanto, ad ogni buon fine vi inserisco un altro paio di link….. Sono simili ai quali URS ci aveva indirizzato, a proposito ma Lui, cosa ne pensa ???
Siamo in presenza da dimensioni, pesi e volumi incredibili, è tropo complesso per l’immaginazione senza calcolo rudimentale.
Alziamo la Concordia da 3 metri (con cassoni supplementari o salsicce nere o con demolizione parziale). Bene, ma cosi abbiamo alzato anche i cassoni originali da 3 metri, fuori dell’acqua.
Allora i 3 metri superiori dei cassoni non possono più fornire la spinta idrostatica previa, adesso sono soltanto peso morto.
Le dimensioni dei 30 cassoni previsti secondo la mia stima >
- lunghezza complessiva = 220 metri per lato = 440 metri per tutta la nave
- larghezza = 15 metri
- superficie orizzontale complessiva = 440 x 15 = 6600 m2
- spinta idrostatica dei 30 cassoni, ma alti da 3 metri solamente = 6600 x 3 = 19'800 tonnellate.
Che vuol dire >
Dobbiamo raggiungere volumi subacquei per 20'000 tonnellate di spinta idrodinamica (o 20'000 m3 più il loro peso proprio in tonnellate)… solamente per sostituire la spinta perduta nei cassoni originali.
Non conosciamo il peso della sovrastruttura, da sottrarre nel caso ‘demolizione parziale’, neanche la spinta idrodinamica del materiale nel segmento orizzontale da 3 metri sopra il livello del mare, da raggiungere.
Possibilmente la Titan ha trovato una soluzione per alzare il relitto… io penso che la Vanguard debba abbassare il ponte di carico…
Saluti
Urs
Ehi, ehi, amici del blog-forum, uno alla volta che così mi soffocate!
D'accordo che l'argomento è appassionante ma recuperiamo la calma e ragioniamo.
Paolo Poli pensa a cassoni aggiuntivi da applicare tra la chiglia e il fondale per sollevare ulteriormente la Concordia, ma a parte la complessità e criticità dell'operazione subacquea suddetti cassoni non si rimangerebbero con il loro ingombro buona parte del sollevamento aggiuntivo?
Giovanni Ciriani dubita della attendibilità dei calcoli sia miei che di Mancini e può avere ragione ma almeno un tentativo di stima noi l'abbiamo fatto ma lui, Ciriani, l'ha fatto?
E se si a quale valore di stima è pervenuto?
Pietro Rinaldi si è impermalosito per il mio punto di domanda scherzoso ma nessuno mette in dubbio la possibilità teorico-pratica di usare gonfiabili per sollevare la Concordia di una quota aggiuntiva, ma vale la pena cambiare tecnologia e accrescere a dismisura i costi e i tempi se tanto è già in fase progettuale-esecutiva ultima il sistema dei cassoni che comunque garantiscono una quota di pescaggio quasi sufficiente per l'intervento già deciso della Vanguard?
E infine, Franco Pepe, i cuscini di pressione e non di spinta idrostatica dovrebbero essere in numero e volume tale da sostenere tutta l'enorme chiglia della nave per ottenere in fin dei conti poche decine di cm di sollevamento e non qualche metro come necessario ottenibile con gli altri sistemi su accennati e basati sulla spinta idrostatica integrativa.
Comunque, viva il dibattito sulla questione e continuiamo pure così!
Saluti a tutti e buona Domenica.
[quote name="Pietro Rinaldi"]Si Attilio sto scherzando, come quando tu sostenevi che la Concordia sarebbe stata sollevata di un solo metro dal fondale !! Comunque, per quanto riguarda i 10.000 palloncini, per Te che sei un provetto blogger fatti un giro sul web e troverai molte sorprese : queste le ho trovate in un minuto ….. Saluti http://www.pmflextech.com/pages/recuperi_marini.asp?sL=ita
http://www.eversafe-marine.com/products.aspx?cid=58
http://www.canflexinc.com/pdf/lift%20bags%20flyer_en.pdf[/quote]
Giuro non conoscevo questa che in pratica è quello che ho sempre proposto io, ovviamente studiato a misura per Concordia.
Oggi i cuscini sono da mettere sotto i cassoni metallici che, lo ricordo, non sono messi a filo della chiglia ma più in alto. Quindi ponendo sotto i cassoni X mc. di cuscini, Concordia si alza di quello che serve.
Si Attilio sto scherzando, come quando tu sostenevi che la Concordia sarebbe stata sollevata di un solo metro dal fondale !! Comunque, per quanto riguarda i 10.000 palloncini, per Te che sei un provetto blogger fatti un giro sul web e troverai molte sorprese : queste le ho trovate in un minuto ….. Saluti http://www.pmflextech.com/pages/recuperi_marini.asp?sL=ita
http://www.eversafe-marine.com/products.aspx?cid=58
http://www.canflexinc.com/pdf/lift%20bags%20flyer_en.pdf
[quote name="Attilio Regolo"]fonte cui ho attinto è lo schema planimetrico di avanzamento lavori che compariva in testa alle relazioni settimanali[/quote]Attilio, chiedo venia, ma lo schema planimetrico che GN pubblicava è lo stesso dell'allegato 5 a p.27 della relazione corrente, dove non c'è alcuna menzione di una quota di 18-20 m. Ne deduco quindi che sia un calcolo tuo. E' stato verificato? Vedo in una delle relazioni dell'ing. Mancini (http://www.giglionews.it/images/stories/allegati/comm_mancini170512.pdf pg.3 fine primo paragrafo) che anche lui stimava 18 m di galleggiamento. Ma penso che nemmeno i suoi conti siano attendibili: come da sua ammissione, abbiamo verificato più volte che erano basati su dati e supposizioni non corrette, su una mancata comprensione del progetto parbuckling (e basati inoltre su una malcelata sufficienza verso l'operato T/M, sentimento che non l'ha aiutato ma bensì sviato nelle sue considerazioni).
Attilio ciao
La nave con qualsivoglia sistema di galleggiamento laterale non può che uscire dall'acqua per un'altra decina di metri, giusto? il tutto è evidentemente compromesso dal fatto che non c'è alcun sistema di spinta da sotto la chiglia, in qualunque bacino e quindi anche per la Vanguard la spinta sta sotto alla nave.
Alzando questi benedetti 10 metri non si potrebbero infilare sotto altri cassoni per l'intera lunghezza della nave e costituire un vero e proprio bacino, alla fine quello che diceva Ermanno, solo che a questo punto sarebbe tutto acciaio, di fatto quello che si sta prospettando con l'utilizzo della Vanguard, ma ci si poteva anche ragionare sopra ma nessuno ne ha neanche accennato; i cassoni avrebbero trovato una discreta superficie di appoggio costituita dalle piattaforme di falso fondale prima di venire vincolati agli altri sotto lo scafo.
Che ne pensi?
Saluti a tutti
Pietro, per "assommare" la Concordia occorrerebbero perlomeno 10.000 palloni da una tonnellata di spinta ciascuno cioè del diametro di oltre 1 mt da gonfiare sott'acqua a costituire una fasciatura perimetrale di palloni alta circa 25 mt.
Stai scherzando, vero?
Ciao.
Per Ciriani.
La sola fonte cui ho attinto è lo schema planimetrico di avanzamento lavori che compariva in testa alle relazioni settimanali delle operazioni nel cantiere Concordia prima del parbuckling.
Saluti.
Ecco Urs, hai compreso perfettamente quello che stavo cercando di dire già da tempo in questo post di GiglioNews e cioè che nel cantiere Concordia temo che si siano fatti i conti senza l'oste.
A sistema di galleggiamento completato la nave potrà essere sollevata fino a circa 18 mt di pescaggio mentre la Vanguard al massimo può operare a fino a 16 mt di profondità.
Mancano 2 metri più un congruo margine di sicurezza operativa, il che non è un problema di poco conto.
Intendiamoci, l'ingegneria è in grado di risolvere un tipo di problema come questo e ben altro, ma insomma fino a che non ci sarà certezza di risultati è bene stare in guardia e darsi da fare anziché dormire sugli allori conseguiti.
Saluti Urs.
Ora stiamo discutendo su un problema che è sicuramente più semplice rispetto agli interventi previsti ed applicati per raddrizzare la Concordia: far “assommare” un peso dal fondo del mare… L’estate scorsa sul litorale Civitavecchiese è affondato un Cabinato da circa 20 m, restando proprio con la torretta fuori dall’acqua e quasi dritto come è la Concordia adesso (c’era un fondale ci circa 3 m)… Il giorno successivo una squadra di sommozzatori , arrivati con un gommone, hanno applicato due palloni a mezza poppa e due a mezza prua (unendoli passando le brache sotto la chiglia), li hanno gonfiati con le stesse bombole che usavano per immergersi e hanno “assommato” l’imbarcazione. __Con una cima l’hanno rimorchiata per circa 4 miglia in un cantiere navale vicino al porto.__ Se non fossero bastati 4 palloni ne avrebbero messi 6……Non dico altro !!!
I quattro cassoni alla poppa e alla prua non son aggiuntivi, ma per ora mancanti. Il progetto aveva sempre 15 cassoni babordo e 15 tribordo.
Babordo mancano sempre i cassoni 1+2 e 14+15 designati come “installazione dopo rotazione”, il schema >>> [url]http://www.giglionews.it/images/stories/allegati/rel_sett_osservatorio010913.pdf[/url]
Il sito Parbuckling ha il pescaggio finale del relitto sempre a -18m.
Il sito Dockwise ha il ponte di carico della Vanguard abbassata a -16m.
Mancano due metri più una sicurezza.
Ma queste profondità sono assolute o estreme progettate?
La Concordia sarà finalmente mena profonda?
Per la Vanguard era solamente nessuna domanda per più di profondità?
Saluti
Urs
[quote name="Attilio Regolo"]...
Insomma 8 cassoni aggiuntivi di volume approssimativo di 10.000 mc sotto il pelo dell'acqua capaci di produrre appunto circa 10.000 tonn di spinta aggiuntiva di Archimede e di sollevare di circa 3 mt aggiuntivi la nave rispetto ai 18-20 mt stimabili attuali. [/quote]Quando alcuni mesi fa lessi 18-20 m di pescaggio con i cassoni, pensavo che chi aveva fatto la stima, l'avesse fatta tenendo in conto tutti i cassoni da progetto, non solo quelli installati alla fine dell'estate. Ma chi ha fatto la stima, o da che sorgente proviene per cortesia?
Scusate l'errore per stanchezza da fine settimana: volevo dire ovviamente che oltre a quelli già installati mancano ancora da applicare 4 cassoni sul fianco di sinistra come da progetto e come osservatoci da Daniela Robasto cui corrisponderanno ritengo un equivalente volume di cassoni da applicare sulla fiancata a destra.
Insomma 8 cassoni aggiuntivi di volume approssimativo di 10.000 mc sotto il pelo dell'acqua capaci di produrre appunto circa 10.000 tonn di spinta aggiuntiva di Archimede e di sollevare di circa 3 mt aggiuntivi la nave rispetto ai 18-20 mt stimabili attuali.
Di nuovo saluti.
Non sapevo o non mi ero reso conto che mancavano ancora 4 cassoni a sinistra e i corrispondenti 4 a sinistra da progetto.
A questo punto siamo sostanzialmente d'accordo: il progetto garantisce un pescaggio abbordabile dalla Vanguard adattata.
Anche per la larghezza non ci dovrebbero essere problemi visto che la Vanguard può caricare fino a 70 mt di larghezzza.
Insomma, la T/M sembra abbia previsto tutto come si deve, si tratta solo di avere la pazienza che le varie fasi ultime giungano a conclusione realizzativa.
Ringrazio Daniela Robasto per i chiarimenti definitivi.
Saluti.
[quote name="Attilio Regolo"]Ma come non c'è più spazio per cassoni aggiuntivi, Daniela!
Ad occhio e croce ce n'è ancora a sufficienza, un po' a destra e un po' a sinistra rispetto a quelli già saldati.
E poi non si devono mica per forza saldare, un po' come si sta progettando per la fiancata destra.
Forse il tutto è difficile e laborioso ma non proprio impossibile e prima di scartarla l'idea ragioniamoci ancora un po'su, che alla Vanguard non farebbe per niente scomodo potersi ritrovare la chiglia della Concordia a 14-16 mt di profondità anziché a 18-20 come sarebbe attualmente.[/quote]
guardi che attualmente sul lato sinistro, come da progetto, mancano ancora quattro cassoni: due a prua (sopra l'ultimo elemento che hanno installato sotto il pelo libero) e due a poppa su un sistema, già installato a sbalzo. Quindi di spazio proprio non le vedo. L'ultimo tratto a poppa, per la complessità del profilo, come per la prua, non è sfruttabile. saldarli lateralmente poi non passerebbero tra le torri della Vanguard. Anche aggiungerne degli altri in più a dritta è irrealizzabile, visto che si collegheranno alle catene che a loro volta sono vincolate sotto i cassoni già saldati a sinistra. Per chiudere se hanno firmato per la vanguard, a seguito delle modifiche previste sulla vanguard stessa, hanno tutto il pescaggio che gli serve.
Pietro, ormai è il ferro che è stato scelto per zavorrare e poi sollevare il trimarano e già diverse migliaia di tonnellate di ferro sono state aggiunte sul fianco sinistro del già pesantissimo relitto e un'analoga quantità è già previsto che si debba applicare sul fianco destro.
E non vedo come si possa evitare suddetta quantità di ferro sul fianco destro anche per una esigenza di base di simmetria e bilanciamento di masse.
Ed è per questo che sto suggerendo di fare uno sforzo aggiuntivo e ferro per e ferro trovare il modo di attaccare un sovrappiù di cassoni sui due fianchi per riuscire a sollevare il bestione di qualche altro metro in più che potrebbe essere essenziale per agevolare la complessa operazione del scivolamento della Vanguard sotto la chiglia della nave.
E non vedo, a parte l'impatto enorme sul circondario, come un risultato equivalente si possa ottenere attraverso il laboriosissimo smantellamento di tutta la parte superiore della nave che sai bene è anche la più leggera dell'intero bastimento.
Saluti
Attilio, non c’è solo il ferro per creare volumi da far galleggiare, e che te lo dico a fare ? __ Non mi spiego però perché stai insistendo.__ Parliamo invece dell’abbandono del cantiere, per esempio, avranno anche soprasseduto alle caratterizzazioni del mare vicino all’isola dal punto di vista acustico ? Oppure rimandato alla bella stagione lo studio dell’interferenza del cantiere sui mammiferi acquatici ? O alla salute delle pinne nobilis ? Ma, leggendo l’ultima relazione (sul cui blog stiamo dialogando) mi pare che di forza lavoro e di mezzi ce ne sia e come !!! Se veramente è il pescaggio della Concordia che sta preoccupando il suo recupero finale e non la sua dimensione di mastodontico trimarano largo oltre 60 metri allora, allo stato dei fatti, con quella bellissima gru che ha la Micoperi 30 e qualche bravo “tagliatore a fiamma” sui ponti alti della Concordia, avrebbero tempo da riempire nell’inverno i nostri eroi._ Come dire, una “mela” al giorno toglie ……..
[quote name="Paolo Poli"]Salve amici
Guardate questo varo di una petroliera
mi ricorda molto i cuscini per sollevare le locomotive che mi pare Franco Pepe avesse citato più volte
http://www.youtube.com/watch?v=yfN9ywdIlak
Saluti[/quote]
All'incirca si, però io li farei su misura per l'occorrenza di Concordia. Come si vede non è un'idea campata in aria - Saluti e grazie per il link
Ma come non c'è più spazio per cassoni aggiuntivi, Daniela!
Ad occhio e croce ce n'è ancora a sufficienza, un po' a destra e un po' a sinistra rispetto a quelli già saldati.
E poi non si devono mica per forza saldare, un po' come si sta progettando per la fiancata destra.
Forse il tutto è difficile e laborioso ma non proprio impossibile e prima di scartarla l'idea ragioniamoci ancora un po'su, che alla Vanguard non farebbe per niente scomodo potersi ritrovare la chiglia della Concordia a 14-16 mt di profondità anziché a 18-20 come sarebbe attualmente.
Attilio, meno male che ti ha risposto la Sig.ra Robasto, se te lo avessi detto io non mi avresti creduto !!
Salve amici
Guardate questo varo di una petroliera
mi ricorda molto i cuscini per sollevare le locomotive che mi pare Franco Pepe avesse citato più volte
http://www.youtube.com/watch?v=yfN9ywdIlak
Saluti
Scusami Pietro, volevo dire "in concomitanza con quelli da applicare sul lato destro".
E volevo ribadire che ritengo più facile ottenere 10.000 tonn di spinta idrostatica in più (quelle che all'incirca occorrerebbero) piuttosto che alleggerire la nave di 10.000 tonn mediante smantellamento in loco.
Di nuovo saluti.
[quote name="Attilio Regolo"]Pietro, ma
Ma non è decisamente preferibile recuperare quel galleggiamento aggiungendo qualche decina di metri di cassoni del tipo di quelli già installati più bassi da installare in concomitanza con quelli da applicare anche sul lato sinistro.
Beninteso che anche la Vanguard dovrebbe nel frattempo attrezzarsi per riuscire ad andare di qualche metro più in profondità di quanto non sia capace di fare al momento e anche questo non dovrebbe costituire un grande problema dato che con qualche cassone di zavorra in più si potrebbe ottenere agevolmente il risultato.
saluti[/quote]
Saldare nuovi cassoni è improbabile se non impossibile: non c'è più spazio lungo la fiancata sinistra. Poi ragionate, come fanno a far scendere i cassoni che sono saldati sulla fiancata? hanno previsto una sorta di cremagliera regolabile??? oppure saldarne altri sotto quelli già montati visto che appoggiano sulle piattaforme? Così ridurre i ponti, si guadagnerebbero dei centimetri non dei metri e poi i cassoni di dritta dove li vincolano se non hanno più la struttura? Questi non verranno saldati ma appesi tramite catene. Per la Vanguard sono previsti lavori di adeguamento apposta per essere idonea come pescaggio.
Pietro, ma ti rendi conto che cosa implicherebbe un'operazione di smantellamento parziale della Concordia, la parte asciutta come la definisci tu, per tutto il circondario di Punta Gabbianara, quando lo smantellamento in loco si è cercato sempre di scongiurarlo fin dall'inizio delle operazioni?
Anche a nave raddrizzata non penso affatto che suddetto smantellamento della parte superiore della nave sia agevole.
Tutt'altro, con le strutture deformate e ossidate in massima parte per la lunga permanenza in posizione anomala sott'acqua e soggetta alle intemperie l'operazione potrebbe rivelarsi impervia e altamente impattante per il Giglio e tratto di mare circostante.
E poi, tutto questo per recuperare 2-3 mt di galleggiamento per permettere alla Vanguard di infilarsi sotto?
Ma non è decisamente preferibile recuperare quel galleggiamento aggiungendo qualche decina di metri di cassoni del tipo di quelli già installati più bassi da installare in concomitanza con quelli da applicare anche sul lato sinistro.
Beninteso che anche la Vanguard dovrebbe nel frattempo attrezzarsi per riuscire ad andare di qualche metro più in profondità di quanto non sia capace di fare al momento e anche questo non dovrebbe costituire un grande problema dato che con qualche cassone di zavorra in più si potrebbe ottenere agevolmente il risultato.
saluti
Franco Pepe sei grande e, come leggo, presente nei momenti opportuni, però non sapevo che eri anche “consulente” di ristrutturazioni navali ….. Però o quindi dovresti concordare sul fatto che, se dovessero servire un paio di metri di pescaggio in meno, una rasatina nella capigliatura della Concordia non sarebbe un dramma ….. i capelli come sai ricrescono !!!__ P.S. nel mio commento n° 3 avevo chiesto ad Alessandro Iannoni che per buona norma sul web, sarebbe opportuno sapere, salvaguardando la privacy, con chi si interloquisce ……... non ho letto risposta ne affermativa ne negativa !!
Vorrei ricordare che la Vanguard è entrata in servizio alla fine del 2012. Ben oltre il progetto buttato giù da T/M. Se T/M ha vinto l'appalto per meriti ingegneristici o per pressioni politiche...al momento esula dalla discussione.
Non credo che le trasformazioni da eseguire sulla Vanguard riguardino il pescaggio. Piuttosto sulla mobilità dei cassoni. Attualmente mi sembra di ricordare che nave più cassoni non sono compatibili con le capacità della Vanguard. Io credo che alleggeriranno la Concordia segando i ponti asciutti. Operazione non impossibile nel rispetto dell'ambiente, anche se costosa.
That's all
Viste le forme della Vanguard, è supponibile che per aumentare il pescaggio di circa 3 metri faranno una operazione di chirurgia navale, anche abbastanza semplice. Basterà tagliare i quattro angoli, inserire un elemento di circa 3 metri e rimettere la parte superiore prima tagliata.
L'unico angolo a richiedere qualche attenzione è quello sulla cui sommitàsi trova la plancia.
Se invece voglio risparmiarsi questo costoso fastidio, basta che mi contattino e gli spiego come fare, spendendo poco e lavorando ancora meno. Ovviamente quello che NON si deve neppure PENSARE è demolire i ponti superiori per alleggerire Concordia.
Ci vorrebbe una legge che vieti la parola DEMOLIZIONE a qualsiasi titolo associata a Concordia ! ;-)
Spero di non aver capito male ma dalla “ampia messe di dati” che provengono della comunicazione ufficiale risulterebbe che la Vanguard sarà sottoposta ad un sensibile intervento di adattamento per consentire un maggiore abbassamento del suo piano di presa subacquea, proprio per arrivare il più possibile al pescaggio della Concordia.__ Credo che le ultime argomentazioni di Poli richiamano quanto riportato anche nel mio commento, ovvero il “potenziale” smantellamento di qualche ponte della Nave (cosa in verità non così impegnativa) per recuperare almeno il peso equivalente a quello che gli è stato applicato addosso con i lavori T/M..__ E’ questa una risposta all’interrogativo che si pone Regolo ?__ Ed è questa la strada per avere un altro successo per la T/M come prospetta la Robasto ?
Paolo, quando i cassoni emergono dall'acqua non è che aumenta il peso da sollevare che rimane lo stesso, diminuisce semplicemente la spinta idrostatica a disposizione.
E poiché con il numero e il volume dei cassoni si è lavorato al risparmio cioè allo stretto necessario per portare il pescaggio a 18-20 mt ecco che l'unico modo che vedo di risolvere il problema di un eventuale necessario maggiore sollevamento senza cambiare filosofia progettuale con rattoppo di falle svuotamento acqua etc è di aggiungere un congruo numero di cassoni, sempre che la cosa sia fattibile, ai lati di quelli già installati, sia a sinistra che a destra.
Saluti.
Salve a tutti
Qui ci manca comunque l'apporto di Ermanno
Avendo letto gli altri commenti si può
semplicisticamente dire questo:
I cassoni possono far galleggiare la nave finché sono immersi, nel momento in cui i cassoni stessi emergono oltre a non dare più una spinta positiva aumentano anche il peso di tutto il sistema, giusto?
Le soluzioni quali potrebbero essere?
Alleggerire la nave? Far abbassare i cassoni in modo da dare nuovamente spinta positiva? oppure molto semplicemente togliere l'acqua da dentro?
Mi pare di poter capire, come avevo sempre detto nei miei commenti ma ero stato contestato, che il rimorchio con la nave troppo immersa è decisamente troppo difficile se non impossibile, da queste considerazioni ecco apparire (si fa per dire) all'orizzonte la Vanguard appena finita di essere allestita, ma il problema mi pare che sia sempre quello, come si fa a sollevare il tutto per far scorrere la nave sotto la Concordia, i cassoni comunque non si possono abbassare (in assoluto ma soprattutto con la Vanguard, svuotare la nave è impossibile dato che la linea di bordo libero sarebbe comunque ancora troppo immersa, indipendentemente dalla grande falla e da altre eventuali vie d'acqua createsi successivamente ed è forse per questo motivo che si è deciso di non tappare le falle.
Mi sa che non resta altro che demolire quanto è fuori dall'acqua o comunque alleggerire il più possibile la nave, con buona pace di tutti
Sbaglio? Chi può fare due conti per capire fino a che altezza si potrebbe far salire lo scafo con i cassoni così montati?
Grazie e saluti a tutti gli amici
Il fatto che si sia scelta da parte di Costa-T/M una certa linea progettuale e che si sia comunque ottenuto il risultato parziale del riuscito parbuckling non depone affatto sulla sicura e complessiva agevolezza dell'intera operazione.
Un aspetto che per esempio ha svolto un ruolo importante nel corso dell'intero iter progettuale-realizzativo non adeguatamente messo in luce nella sua negatività e criticità è la limitatezza del previsto intervento di sollevamento della nave dal suo appoggio artificiale subacqueo, e cioè una quota per quanto desumibile dalle informazioni scarse e generiche sui media di circa 10-12 mt se tutto andrà bene con una conseguente quota di pescaggio del fondo chiglia di circa 18-20 mt.
Ebbene, qualcuno più informato ed esperto di me sull'argomento può chiarirmi come si pensa di risolvere il problema, se il problema esiste effettivamente, di coma possa fare la Vanguard a spingere in profondità il suo piano-ponte di carico fin sotto suddetta quota di pescaggio della Concordia per caricarla a bordo quando nelle specifiche tecniche di massima relative alla Vanguard-Dockwise reperibili in internet sta chiaramente espresso che la quota massima di profondità di carico è di 15.5 mt?
Grazie e saluti.
[quote name="Pietro Rinaldi"]E diciamocela tutta cari amici del Blog, o meglio riscriviamo le osservazioni fondamentali che attengono al caso recupero Concordia, oggi più che mai ritornate d’attualità.__ Se Vanguard doveva essere, allora l’intervento doveva dall’inizio essere incentrato sul recupero attraverso l’applicazione di una tecnologia SOFT, ovvero ambientalmente rispettosa. _ Parlo ovviamente della soluzione alla quale il buon Mancini aveva dedicato cotanto impegno ed intelligenza e che ha difeso per tanti mesi proprio su queste pagine di giglionews. Sarebbe stato anche sbrigativo, molto più economico e altrettanto spettacolare (forse ancor più del parbuckling che abbiamo visto)….. A voi il commento di merito !! Totale persone coinvolte nel progetto attualmente all’Isola del Giglio 395, di cui: a bordo dei mezzi navali: 201 persone, a terra: 194 persone ….. ALTRO CHE SMOBILITAZIONE !!!!!![/quote]
a parte che quei report sanno di copia/incolla: pensare ci siano 200 persone, ora, attorno alla nave è utopia.
La prego di non riesumare la fibra poltrusa ampiamente dibattuta, anche alla luce delle reali condizioni del lato di dritta riemerso visibile a tutti: come avrebbe fatto ad infilare con estrema nonchalance i vari settori gonfiabili non essendoci lo spazio fisico e con tutte quelle lamiere contorte? come si sarebbero comportate le fibre a contatto con quei rasoi di lamiera? A trazione saranno ottime, ma a tutti gli altri sforzi cui potevano essere soggetti? Per ultimo si è visto l'ordine di grandezza delle forze necessarie, molto diverse da quelle ipotizzate nel progetto. Ergo, si è scelta una strada, ha avuto i suoi successi, si continua per questa strada. Il ricorso alla Vanguard sarà stato conseguenza dell'immobilismo della classe dirigente e politica italiana, visto che il porto che si pensava parcheggiarla è ancora sulla carta. Quindi in questi 2 anni si è trovata un'alternativa con l'inclusione del trasporto sulla Vanguard. lineare.
Ecco le risposte: Che, in verità, avresti già rilevato dalla lettura dei commenti frutto di lunghe discussioni che si sono celebrate sui blogs di Giglionews da circa un anno e mezzo, ma forse ancora non eri interessato al problema._ Sulla messa in asse in galleggiamento della Concordia, credo alla tecnica che un certo Ermanno Mancini ha descritto in qualche centinaio di commenti scambiati con gli interlocutori dei blogs che lo incalzavano di domande “simile alle tue” e chiedo a Mancini (che sono sicuro ci segue ancora) di spiegartelo, altrimenti puoi cercarle nella “biblioteca storica” della redazione.__ Nel merito della demolizione sul posto, io stesso ho sostenuto più volte (per avendo inizialmente espresso l’opinione del recupero per intero) che, visto il massiccio utilizzo di uomini e mezzi messi in campo e la costruzione in pratica di un’altra nave di ferro intorno alla Concordia, forse, sarebbe stato meglio veramente demolirla nella sua posizione dopo il naufragio... inoltre non è detto che qualche ponte venga aggredito dall’alto per consentire un alleggerimento della nave e diminuirne il pescaggio, prima dell’intervento della Vanguard. _ In ultimo, per buona norma sul web, mi piacerebbe sapere, con la cortesia del caso, e salvaguardando la Tua privacy, con chi interloquisco.
E quale è questa tecnologia soft? Come pensi che potevano metterla sulla Vanguard senza rimetterla prima in asse ed in galleggiamento?
Vanguard non significa annullare il progetto parbuckling ma bensì assicurare un 'trasporto' più veloce e sicuro.
E' vero un piano più veloce e meno costoso c'era, ovvero demolirla sul posto, credi potesse essere meglio?
saluti
E diciamocela tutta cari amici del Blog, o meglio riscriviamo le osservazioni fondamentali che attengono al caso recupero Concordia, oggi più che mai ritornate d’attualità.__ Se Vanguard doveva essere, allora l’intervento doveva dall’inizio essere incentrato sul recupero attraverso l’applicazione di una tecnologia SOFT, ovvero ambientalmente rispettosa. _ Parlo ovviamente della soluzione alla quale il buon Mancini aveva dedicato cotanto impegno ed intelligenza e che ha difeso per tanti mesi proprio su queste pagine di giglionews. __ Sollevare la Nave con sistemi alternativi, ruotandola in galleggiamento e quindi (alla luce delle decisioni dell’ultima ora) infilarla dentro la Vanguard e portarla via, magari ai cantieri di Genova per rimetterla in sesto…. Sarebbe stato anche sbrigativo, molto più economico e altrettanto spettacolare (forse ancor più del parbuckling che abbiamo visto)….. A voi il commento di merito !! ___ Questa settimana scrivono che: Continua attività caretaking di gestione e manutenzione panne e controlli antinquinamento. Continuano ancora le operazioni per passaggio catene sotto la nave e installazione bilge plates. Previsto completamento operazioni per l’installazione del sistema di ritenuta di prua.__Totale persone coinvolte nel progetto attualmente all’Isola del Giglio 395, di cui: a bordo dei mezzi navali: 201 persone, a terra: 194 persone ….. ALTRO CHE SMOBILITAZIONE !!!!!!